“C’è molta attenzione verso le festività natalizie, in questo momento il Governo sta rilevando alcuni segnali positivi sull’andamento della curva epidemiologica, ma nessuno, neanche gli scienziati, si avventura a dire quale sarà la curva a Natale. Dobbiamo arrivare in prossimità delle festività e capire come dosare i nostri interventi. Ci stiamo preparando a vari scenari, ma ora non possiamo prevedere quale sarà la situazione in prossimità delle festività natalizie, ma sicuramente dovremo passarle in modo più sobrio che in passato. Al di là delle valutazioni scientifiche serve buonsenso, altrimenti a gennaio si avrà un’altra impennata della curva epidemiologica”. Lo ha detto il Premier, Giuseppe Conte, intervenuto all’assemblea annuale dell’ANCI.
“Il meccanismo di monitoraggio è tarato non solo a livello regionale, ma anche su base più circoscritta, a livello provinciale, è quindi pensabile che si possa dosare l’applicazione delle misure differenziando nella stessa regione le aree più critiche da aree che invece hanno un livello di rischio inferiore e che non meritano una penalizzazione come in altre province. Occorre ovviamente una richiesta da parte del Presidente di regione e sulla base di evidenze scientifiche il Ministro della sanità può predisporre delle nuove misure”, ha aggiunto Conte sull’ipotesi di creare aree gialle all’interno di regioni rosse o arancioni.
Sull’importanza dell’operato dei Comuni per combattere la pandemia, il Premier ha detto: “I Comuni sono le sentinelle della coesione sociale, il presidio della legalità sul territorio. Il Governo ha sempre riconosciuto il ruolo centrale dei Comuni e dei sindaci in questa emergenza sanitaria. Abbiamo messo a disposizione dei Comuni 400 milioni di euro di fondi per l’emergenza, che sono stati utilizzati per raggiungere 400 mila famiglie in grande difficoltà. I sindaci saranno protagonisti del Recovery Plan. Ci sono già alcuni progetti a cui stiamo lavorando, come l’efficientamento delle opere pubbliche, la ristrutturazione di edifici scolastici, la mobilità locale, la digitalizzazione delle amministrazioni locali. L’Italia sta lavorando alacremente rispettando la cronologia programmata da Bruxelles”.
In merito alla chiusura di bar e ristoranti, e sui ristori, Conte ha detto: “E’ giusto che i sindaci possano anticipare dei fondi per l’emergenza. Come Governo dobbiamo essere veloci, sul fondo ristori 2020 i Comuni hanno ancora risorse, sono stati dati in tutto 5 miliardi, mi impegno ad inserire una norma che consenta agli enti locali nel prossimo decreto, il Ristori Ter, ad anticipare le somme che poi saranno restituite nel 2021. Abbiamo il medesimo obiettivo, rilanciare le attività economiche del nostro Paese”, ha concluso il Premier. cr/AGIMEG