Consiglio di Stato difende regolamento giochi di Venezia: “Normativa contempera la tutela della salute e gli interessi economici”

Il Consiglio di Stato, Sezione Quinta, ha respinto l’appello presentato da un concessionario del bingo contro il regolamento comunale che stabilisce limiti sugli orari di funzionamento delle slot machine. La decisione, che ribadisce quanto già sancito dal Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) in primo grado, conferma la legittimità delle misure adottate a livello locale per la tutela della salute pubblica e la prevenzione del gioco patologico.

Nel motivare la sua decisione, il Consiglio di Stato ha sottolineato che il regolamento impugnato non eccede i limiti del potere dell’amministrazione comunale, definendo legittima l’intenzione di tutelare la salute dei cittadini, con particolare attenzione ai soggetti vulnerabili. “Le limitazioni introdotte sono dirette a prevenire fenomeni di dipendenza da gioco, non essendo in contrasto con il principio di libertà di impresa”, si legge nella sentenza.

Consiglio di Stato

La Corte ha inoltre ritenuto che le restrizioni imposte sugli orari di funzionamento delle slot non configurano un pregiudizio irragionevole per le attività economiche interessate. “Il regolamento, lungi dal pregiudicare l’esercizio delle attività economiche, introduce solo un’adeguata regolamentazione temporale che risponde a finalità di salute pubblica”, ha dichiarato il Consiglio di Stato.

Per questi motivi il ricorso è stato respinto dal Consiglio di Stato e il regolamento giochi del comune di Venezia è stato ritenuto valido. ac/AGIMEG