“Sono passati 5 anni dalla Risoluzione 2012 del Parlamento Europeo in tema di gioco d’azzardo ma, ad oggi, ancora non si conoscono i dati e i risultati raggiunti nel nostro Paese”. E’ quanto afferma l’europarlamentare Angelo Ciocca (Ln) nell’ambito di un’interrogazione alla Commissione Europea. “Con la Risoluzione del Parlamento europeo 2012/2322 sul gioco d’azzardo online nel mercato interno si invitavano la Commissione Europea e gli Stati membri ad elaborare misure e strategie coordinate per studiare e contrastare il problema dell’elusione fiscale. Molti operatori autorizzati, infatti, offrono servizi di gioco d’azzardo online sul mercato dell’Unione ma hanno sede legale in paradisi fiscali interni o esterni all’Unione stessa. Alla Commissione – spiega Ciocca – veniva anche chiesto di prendere provvedimenti a tutela dei consumatori, in quanto alcune società europee commercializzavano in altri Stati membri servizi di gioco d’azzardo online attraverso la televisione satellitare o mediante campagne pubblicitarie senza però avere le licenze necessarie per offrire tali servizi. Infine veniva proposta la possibilità in tutta l’UE di utilizzare registri nazionali accessibili alle autorità, con i dati relativi alla cosiddetta ‘autoesclusione’ dal gioco d’azzardo, che contenessero, fra l’altro, i limiti personali di perdita economica e di tempo. A distanza di cinque anni però questi dati non sono ancora stati resi noti né tanto meno quali obiettivi siano stati raggiunti in Italia; per questi motivi ho chiesto alla Commissione Europea di pronunciarsi su questa grave problematica che, purtroppo, affligge migliaia di persone e famiglie nel nostro Paese” conclude Ciocca. cdn/AGIMEG