“La Commissione sarà consapevole del fatto che le valute virtuali esclusive degli ambienti di gioco non sono contemplate dalla quinta direttiva antiriciclaggio. È stato riferito che esiste un mercato nero nel commercio di tali valute. Di quali garanzie dispone la Commissione per contrastare e prevenire il riciclaggio di denaro tramite valute virtuali come quelle utilizzate nei giochi per computer online? Ritiene la Commissione, data l’esistenza dei mercati neri, che vi sia un vuoto di vigilanza che viene utilizzato per riciclare denaro? Ritiene pertanto che, data l’esistenza dei mercati neri, i fornitori di giochi debbano essere considerati portafogli di custodia ai sensi della quinta direttiva antiriciclaggio e dovrebbero quindi essere obbligati a registrarsi presso l’autorità nazionale competente?”. E’ quanto sottolineato in un’interrogazione con risposta scritta in Commissione Europea dall’europarlamentare Chris MacManus (La sinistra) riguardante il gioco virtuale. cdn/AGIMEG