Sportitalia: tanti bookmakers presenti al party natalizio. Criscitiello (CEO) dal palco attacca il Decreto Dignità: “Altro che discorsi sull’Europa, il divieto di pubblicità è roba da terzo mondo e va abolito”

Tanti operatori di scommesse presenti al party natalizio di Sportitalia e Criscitiello attacca dal palco il decreto dignità.

Sportitalia Christmas Party in grande stile, ieri sera, a Milano nello studio più grande dell’emittente sportiva. Circa 160 invitati alla cena di galà, con red carpet trasmesso in diretta tv.

Prima lo show del “milanese imbruttito”, poi la premiazione dei dipendenti e la premiazione degli sportivi. Momenti di grande emozione con i due super ospiti Filippo Tortu e Valentina Vezzali.

Il padrone di casa, Michele Criscitiello CEO di Sportitalia, ha mostrato i grafici della crescita del canale, sia in termini di ascolti sia economici. Presenti anche diversi imprenditori e rappresentati della politica, oltre ovviamente a personaggi dello sport.

Al gran completo i tavoli destinati ai bookmakers. Sportitalia, da sempre, ha lanciato progetti editoriali per tutto il settore e c’è stata anche una clip di ringraziamento personalizzata. In platea presenti Starcasino, Admiralbet, Leovegas, Planetwin e ovviamente Eplay24 (legata a Sportitalia con SportitaliaBet). N

Nel corso della serata, Michele Criscitiello, dal palco durante il suo discorso, sotto gli occhi dell’ex sottosegretario Valentina Vezzali, ha attaccato duramente il Decreto Dignità, facendo riferimento al divieto di pubblicità per le aziende di gioco.

“E’ assurdo che in Italia i bookmakers non siano liberi di promuovere i proprio prodotti, marchi e iniziative. Parliamo tanto di Europa e poi siamo il terzo mondo con questo Decreto Dignità che non ha motivo di esistere e voluto da chi neanche esiste più. Va abolito e il betting deve avere le stesse opportunità degli altri settori.

Il Governo Meloni ha aperto a questi ragionamenti – continua Criscitiello- e dimostra intelligenza politica ed economica. Il calcio, lo sport e le tv hanno bisogno delle risorse del betting. I bookmakers devono avere la libertà di promuovere. Di Maio non sapeva cosa faceva e adesso che non c’è più Meloni e Giorgetti ci dovranno mettere nelle condizioni di far correre la macchina. Cosa che realmente già stanno facendo” ha concluso il Ceo di Sportitalia.

sb/AGIMEG