Chiusura sale scommesse, Basta (Pres. AGIRE): “L’Italia cambia colore  il settore dei giochi sempre più rosso … ma dalla rabbia!!!”

“Da domani 6 dicembre in tutta l’Italia predomina il colore giallo. Aprono tutte le attività ad eccezione di palestre , cinema teatri e sale scommesse. Appare evidente la volontà discriminatoria di un esecutivo che non basa su criteri scientifici le chiusure ma solo sulle ideologie.  Senza nulla togliere ai cinema e ai teatri, in questi luoghi , si assiste ad un evento unico ed  è inevitabile la presenza di più avventori in contemporanea. In una sala scommesse, che ha per sua natura un vetro, spesso blindato ,che separa il personale dai clienti, qualcuno dovrà spiegare il senso di tali chiusure. Si può contingentare gli ingressi come in qualsiasi altra attività”. – ha dichiarato ad Agimeg Angelo Basta, presidente dell’associazione Agire – “L’unico motivo di assembramento potrebbe essere la trasmissione di partite sui televisori ma nessuno credo obietterebbe a tenerli spenti. Questo modus operandi della politica lungi dal risolvere l’emergenza sanitaria arreca un danno erariale ingente. Danno non solo legato ai mancati introiti dalle imposte sulla raccolta ma anche legate all’utilizzo di ammortizzatori sociali e contributi a fondo perduto altrimenti non necessari. Il settore dei giochi non chiede sussidi ma solo di poter lavorare. Non sto qui ad evidenziare come tale discriminazione sia ancora più evidente alla luce della raccolta mai sospesa dei giochi di cui lo Stato è direttamente esclusivista. Siamo solo noi a vedere assembramenti continui in quei luoghi? Il settore poi, ha sostenuto enormi sforzi nel breve lasso di tempo concesso ,post lockdown ( che ricordiamo essere stato più lungo che per le altre categorie ) per adeguare i locali e gestire in sicurezza gli afflussi di avventori. Spese che alla luce di quanto accaduto sarà difficile recuperare. Spero sia solo arroganza politica e non malafede. Abbiamo atteso in silenzio cercando supporto dalla politica ma dopo questo nuovo Dpcm non possiamo più tacere né attendere. Il 16 gennaio poi cosa succederà ? Riapriremo o ci addosseranno pure la responsabilità di una ipotetica terza ondata pur essendo chiusi dal 25 ottobre? Daremo il nostro supporto alla Confederazione “GiocareItalia”  di cui facciamo parte per intraprendere ogni azione che possa far sentire il grido disperato di un settore in ginocchio per pura volontà punitiva. Pronti a tutto!!!” lp/AGIMEG