Chiusura sale scommesse, bingo e slot, Associazione AGIRE: “Trattamento indegno da parte del Governo. Pronte azioni legali contro l’ennesima discriminazione”

“Il settore del gioco legale :un fantasma per 361 giorni l’anno ma solo 4 giorni l’anno sale alla ribalta
1. Quando si approva una legge regionale che impone distanze da luoghi cosiddetti sensibili
2. Quando si approva un regolamento comunale che impone limiti orari
3. In occasione della legge di bilancio per imporre nuove tasse
4. Quando con un Dpcm bisogna trovare un capro espiatorio a tutti i mali e si decide di chiudere.
Noi non siamo fantasmi però, dietro al mondo dei giochi ci sono 150.000 famiglie.
Imprenditori e dipendenti che chiedono solo di poter lavorare. Non possiamo più accettare questo trattamento!!! – sottolinea un comunicato di Agire (Associazione Gioco e Scommesse Rete Esercenti) – Il gioco è di Stato e come raccoglitori per conto di questo Stato chiediamo il giusto riconoscimento. Si sta calpestando la dignità un settore che ha reso legale ciò che sarebbe sommerso. Non c’è stato un solo focolaio riconducibile a un’attività del gioco pubblico ma si cerca di giustificare una politica fallimentare di contenimento con provvedimenti a effetto che non cambieranno l’andamento dei contagi. Il virus non circola solo dopo le 18:00, non circola in una sala scommesse dove c’è un vetro antisfondamento a separare gli sportellisti dagli avventori e non ci può essere nessun contatto. Potrei comprendere un ingresso contingentato ma una chiusura totale è solo frutto di un pregiudizio senza alcuna logica motivazione legata alla salute pubblica.
Questa chiusura determinerà il fallimento di migliaia di imprese e la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro. Ci adopereremo con ogni azione possibile per sanare questa assurda discriminazione”. lp/AGIMEG