Indagine Agimeg: in Europa record di giorni di chiusura per sale giochi, sale scommesse, sale bingo per l’Italia davanti a Francia, Olanda, Germania, UK

E’ l’Italia il Paese europeo che ha maggiormente penalizzato il settore del gioco pubblico durante i lockdown adottati dal Governo per arginare la diffusione del coronavirus. E’ quanto emerge da un’indagine condotta da Agimeg sui principali Paesi europei, basata sui giorni di chiusura media dei negozi di gioco, comprendenti sale scommesse, sale bingo e casinò.

In Italia, secondo i dati elaborati da Agimeg, tra il primo lockdown di primavera ed il secondo, ancora in corso e che si concluderà il prossimo 15 gennaio (il che tuttavia non significa che i negozi di gioco potranno riaprire da metà gennaio), in media il settore resterà chiuso 183 giorni, praticamente per ben 6 mesi. Numeri che fanno dell’Italia il Paese con le chiusure più prolungate in Europa (ricordiamo che si tratta di una media, considerando le differenti chiusure adottate dalle singole regioni, che vanno dai 210 giorni della Provincia Autonoma di Bolzano ai 176 giorni del Molise).

Secondo Paese in classifica per chiusure del settore del gioco è la Francia: oltralpe il primo lockdown è stato introdotto a metà marzo e si è prolungato sino a inizio giugno, quando è stata consentita la riapertura dei casinò (seppur con alcune restrizioni, che hanno consentito di poter giocare alle slot machine, ma non ai tavoli verdi), mentre le sale giochi e sale scommesse hanno dovuto attendere ulteriori venti giorni per poter riaprire i battenti. Il secondo lockdown, che sarebbe dovuto terminare a inizio dicembre, ma che è ancora in corso, è scattato così come in Italia a fine ottobre e si prolungherà almeno sino al 20 gennaio (anche in questo caso, come per tutti i Paesi, la durata delle misure adottate variano a secondo dell’andamento della curva epidemiologica). Complessivamente, in media in Francia il settore del gioco è stato chiuso per 160 giorni.

In questa speciale classifica al terzo posto troviamo l’Olanda. Qui per arginare la diffusione del virus sono stati adottati tre lockdown. Il primo è scattato da metà marzo fino a tutto il mese di giugno, il secondo ha riguardato le prime due settimane di novembre (ma per i casinò è stato introdotto il coprifuoco dalla mezzanotte già a partire dal mese di settembre), mentre il terzo è entrato in vigore lo scorso 15 dicembre e si protrarrà fino al 19 gennaio 2021. In totale, sale giochi, sale scommesse e casinò resteranno chiusi in media per 158 giorni.

Al quarto posto tra i Paesi che hanno chiuso per più tempo il settore del gioco c’è la Germania. Il primo lockdown è scattato il 22 marzo ed il Paese ha dovuto attendere gli inizi di maggio per tornare ad una semi-normalità, ma si è dovuto aspettare sino a metà giugno per poter ricominciare a giocare. Il secondo lockdown, iniziato il 2 novembre, avrebbe dovuto terminare a ridosso di Natale, ma è stato prolungato ulteriormente sino al prossimo 10 gennaio. In totale, in Germania il gioco resterà chiuso 156 giorni.

Chiude la classifica il Regno Unito. Come in Olanda, anche in UK vi sono stati tre lockdown che hanno colpito soprattutto i “non essential shops”, come appunto i betting shops e i casinò. Le prime chiusure sono scattate dal 24 marzo fino a metà giugno, il secondo lockdown si è protratto dal 5 novembre al 2 dicembre, il terzo invece è scattato lo scorso 15 dicembre e si protrarrà fino al 23 dicembre. Da tale data si potrà tornare a scommettere ed a giocare in gran parte dei casinò (ad eccezione di quelli localizzati nelle aree ad alto rischio). Complessivamente, dunque, le chiusure hanno colpito il settore del gioco per ‘soli’ 120 giorni. Confrontando il dato con quello Italiano, oltremanica i sudditi di Sua Maestà, durante la pandemia, avranno avuto due mesi in più per poter giocare o effettuare una scommessa.

NAZIONI GIORNI MEDI DI CHIUSURA ATTIVITA’ GIOCO
ITALIA 183
FRANCIA 160
OLANDA 158
GERMANIA 156
UK 120
Elaborazioni Agimeg

cr/AGIMEG