“In tutta Italia ci sono assembramenti di persone. Chi pagherà la terza ondata? A tutte le categorie è stata data possibilità di riaprire, chi più chi meno a seconda del colore della regione, ma il nostro settore in tutti i casi resta chiuso”. E’ il grido di allarme ad Agimeg di C.M., noleggiatore e proprietario di una sala giochi in cui sono installate slot, chiusa dallo scorso mese di ottobre. “La terza ondata la pagheremo ancora una volta noi. Siamo una razza in via d’estinzione e nessuno fa niente per far valere i nostri diritti. Concessionari e associazioni di categoria dove sono? Si fanno prendere in giro con un’audizione all’anno per poi essere ignorati ad oltranza?”, si chiede il titolare della sala giochi, ricordando che il settore del gioco è stato tra i primi a chiudere, sia nel primo che nel secondo lockdown, e tra gli ultimi a riaprire la scorsa primavera. “Tutti i media ci ignorano, pure i più liberali che parlano di tutto e tutti, ma nessuno parla di noi”, conclude. lp/AGIMEG