“Ho iniziato a 18 anni in un’agenzia ippica e quando nel 2000 lo Stato ha invitato le persone normali a poter avere un’agenzia scommesse, insieme a mio marito abbiamo deciso di partecipare al concorso e siamo riusciti ad aprire la nostra agenzia scommesse. Ora, anche i nostri figli lavorano con noi e per noi è diventata l’attività della vita. Lo stato ci ha dato possibilità di poter avere questo tipo di lavoro e noi l’abbiamo preso impegnandoci a mantenere anche un certo tipo di rapporto con i clienti che si trasforma anche in amicizia. In agenzia si passa più tempo a parlare che a giocare. E’ un ambiente dove ho sempre notato un annullamento sociale che riesce ad accomunare le persone più diverse. Indubbiamente c’è anche il lato economico, ma io mi sento appagata vedendo le persone felici all’interno del mio locale”. E’ quanto afferma la titolare di un’agenzia scommesse di Genova, Laura Comotto, nella diretta con il direttore di Agimeg Fabio Felici. “Voglio sottolineare che nella nostra sala tuteliamo il più possibile i giovani senza che nessuna legge lo imponga. Mio marito oltre a lavorare con me, è anche uno statistico-matematico e dalle sue statistiche emerge che i ragazzi appena maggiorenni sono più a rischio per qualsiasi dipendenza ed è propria a questa fascia di età che noi prestiamo particolare attenzione. Sono convinta che noi donne daremo la svolta. Spero che tutte le donne del nostro comparto ci seguano e ci sia un buon riscontro per la manifestazione”. ac/AGIMEG