Campanella (GiocareItalia – Emi Rebus) ad Agimeg: “In piazza il 12 gennaio solo donne per dare nuova luce al comparto, per far capire alla politica cosa c’è dietro ad ogni sala giochi, scommesse o bingo”

“Dobbiamo riprenderci la nostra dignità lavorativa. Ci sentiamo schiacciati, stiamo soffrendo tantissimo, economicamente e psicologicamente, non dobbiamo vergognarci di un mestiere legale. E’ da questa considerazione che è partita l’idea della manifestazione ‘rosa’, per dare nuova luce al comparto del gioco pubblico. Scenderanno in piazza solamente donne, per sensibilizzare la politica che non vede, non sente e non parla con noi. Dietro al comparto del gioco ci sono mamme, imprenditrici, dipendenti che mandano avanti le famiglie e che sono alla base di tutto”. E’ quanto ha dichiarato, nel corso della diretta Fb con il direttore Fabio Felici, Antonia Campanella, presidente dell’associazione E.M.I. Rebus e membro del direttivo della confederazione GiocareItalia, parlando della manifestazione che si terrà a Roma, in piazza Montecitorio, il prossimo 12 gennaio.

“I problemi del settore sono tantissimi, il primo è non avere una data di riapertura, alla quale non dovrà seguire una nuova chiusura. Sicuramente sarà difficile ripartire, essendo chiusi dal 25 ottobre, dopo il primo lockdown di primavera, ma tutti noi abbiamo fatto sacrifici per avere una nostra indipendenza, il lavoro è dignità. A differenza della manifestazione di Roma del 9 giugno scorso, chiederemo di parlare direttamente con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, è lui che fa i Dpcm eludendo il Parlamento”, afferma Campanella. “Eppure nelle nostre sale potremmo continuare a lavorare, ma non perché siamo necessari, ma perchè è necessario per noi andare a lavorare. Il 12 gennaio speriamo di ottenere qualcosa, abbiamo ricevuto tante adesioni per scendere in piazza. L’impegno è stato tanto. Spero in una prossima riapertura, tutta Europa ha chiuso il settore del gioco, ma negli altri Paesi gli indennizzi sono stati seri, in Italia invece i ristori sono ridicoli, conteggiati in maniera errata. Vogliamo che dalla manifestazione scaturisca qualcosa: o le riaperture o indennizzi seri e sospensioni dei costi che continuiamo a sostenere. Dovrà essere una manifestazione composta – ha ricordato Campanella – un passo falso potrebbe vanificarne l’efficacia e svilire il senso della manifestazione stessa. Ringrazio tutti coloro che ci sostengono, le associazioni come Acadi, Astro e Sapar, oltre alla confederazione GiocareItalia che ci supporta. Tante donne credono in questa manifestazione, non dobbiamo mollare, siamo nel giusto”. cr/AGIMEG