“Per lo Stato italiano da oggi le sale e i centri di simulazione non sono a norma. Nessun posto potrà avere pc accessi, quindi nemmeno centri commerciali, ecc.”. E’ questo il primo commento riportato nel video dove viene annunciata la chiusura di tutte le sale eSports d’Italia e di quelle dove sono messi a disposizione della clientela PC Gaming.
Nel video vengono mostrati i PC e gli apparecchi sigillati dai Monopoli di Stato. Il tutto nasce per “la segnalazione fatta da un imprenditore ai Monopoli di Stato”, viene riportato sempre nel video, annunciando lo stop ad eventi dove erano previsti appuntamenti che prevedevano l’utilizzo di PC, simulatori ed apparecchi di questo tipo.
Il mondo dei social si sta in queste ore scatenando a difesa delle sale eSports, chiedendo l’immediato dissequestro degli apparecchi. Anche l’imprenditore che ha semplicemente denunciato la situazione di disparità tra chi si attiene alla legge e chi no, è finito nel mirino degli attacchi social. Insomma sembra che per i soliti leoni da tastiera, chiedere il rispetto delle regole sia un reato.
Il tutto nasce da un Esposto, pubblicato in anteprima da Agimeg, presentato all’ADM da Sergio Milesi, l’Amministratore Delegato di Led S.r.l., titolare del brand Joyvillage, centri di intrattenimento per le famiglie. Nell’Esposto si chiedeva di fare chiarezza su questo tipo di sale nelle quali è possibile svolgere attività ludiche senza vincite in denaro, senza richiedere l’utilizzo di gettoni e che per questo non ritengono di dover chiedere l’autorizzazione all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che invece è proposta al rilascio delle autorizzazioni anche per apparecchi senza vincite in denaro. sb/AGIMEG