Gianmaria Chiodo (Presidente CNI) ad Agimeg: “La senatrice Pirro (M5S) e Lauro (Unimpresa) si scusino con le 150 mila famiglie che lavorano nel gioco pubblico e diano le dimissioni dalle loro cariche”

“Non solo chiedo ufficialmente che queste due persone si scusino con 150 mila famiglie che lavorano per il mondo del gioco, che hanno gli stessi diritti di qualunque altro dipendente del mondo industriale, artigianale o terziario, ma chiedo che facciano un esame di coscienza e diano le dimissioni dalle rispettive cariche”. E’ la dura reazione di Gianmaria Chiodo, presidente del CNI (Confederazione Noleggiatori Italiani), alle clamorose dichiarazioni di questa mattina della senatrice Pirro (M5S) che ha definito “giusto chiudere le sale scommesse, slot e corner”, ed a quelle del segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro, che ha dichiarato: “Se il governo vuole salvare gli anziani da potenziali contagi e dagli assembramenti, chiuda, per almeno un semestre, tutte le sale da gioco, disattivi tutte le slot machine et similia, vieti la vendita nei bar di giochi e giochini pseudo-miliardari, che servono solo ad illudere gli anziani e a deprivarli delle loro già modeste risorse economiche”.
“Dire a dei lavoratori che si alzano presto la mattina, alla pari di altri lavoratori, di essere inutili è la cosa piu’ aberrante mai sentita in tanti anni di associazione. Siamo la terza industria dello Stato – ricorda Chiodo – paghiamo oltre 11 miliardi di euro all’anno all’erario e sentire dire a delle persone a cui abbiamo finanziato il reddito di cittadinanza e Quota 100 che i dipendenti del mondo del gioco sono inutili, è una cosa di cui mi vergogno come imprenditore e lavoratore del comparto. Noi paghiamo le tasse come tutti gli altri settori, ma quando lo facciamo allora siamo lavoratori buoni, quando invece rivendichiamo qualche diritto siamo inutili. Per questo voglio le scuse ufficiali della senatrice Pirro e del dottor Lauro. Vorrei un moto di coscienza da parte loro, che dessero le dimissioni in quanto non meritano di ricoprire il ruolo che occupano”. cr/AGIMEG