Chiodo (Pres. CNI): “Invito il senatore Endrizzi ad un tour delle sale di ‘gioco legale’ per verificare la professionalità degli operatori e l’assoluto rispetto delle norme anticovid. Stanchi di essere considerati imprenditori e lavoratori di Serie B”

Hanno destato molto scalpore le parole pronunciate ad Agimeg dal Senatore Giovanni Endrizzi, che chiede un maggiore controllo verso tutte le attività di gioco che a suo giudizio non rispettano distanze e protocolli di sicurezza. Sulle parole del senatore pentastellato è intervenuto anche Gianmaria Chiodo, presidente del CNI (Confederazione Noleggiatori Italiani) ed uno dei principali artefici della manifestazione dello scorso 9 giugno a Roma, che ha portato in piazza 6 mila persone del settore del gioco per far sentire la propria voce al Governo.
“Senatore Endrizzi, che lei nei confronti del gioco non sia mai stato dolce lo sappiamo, d’altronde faceva parte del vostro programma di governo la guerra al gioco d’azzardo”, esordisce Chiodo. “Ma chi vi scrive esimio senatore è il presidente di una associazione del “gioco legale”, l’azzardo credo sia di competenza di altri soggetti, come anche il suo spot ove festeggiava che finalmente aveva tassato “le lobby del gioco d’azzardo”. Mi spiace doverla come purtroppo troppo spesso accade contraddirla, ma avete tassato le piccole medie imprese che fanno “gioco legale” in quanto se foste stati attenti non avreste permesso alle “lobby” di riversare interamente le tassazioni alle piccole e medie imprese che sono fatte di persone e lavoratori italiani, avreste distribuito la tassazione su tutti i giochi della filiera del “gioco legale” in Italia e con l’abbassamento delle probabilità di vincita avreste anche messo mano nelle tasche dei giocatori, ma non lo avete fatto altrimenti avreste pestato i piedi ad alcuni poteri forti che nemmeno lei si permette di toccare”.
“Tralasciando queste questioni che lei ben conosce – prosegue Chiodo – vorrei farle un invito, a spese mie la invito personalmente ad un tour delle sale nell’intero territorio italiano (la accompagnerò personalmente) a controllare il rispetto delle norme anti covid, si stupirebbe dell’attenzione ma soprattutto della tecnologia che noi del “gioco legale” adottiamo per la salvaguardia dei nostri clienti e dei nostri operatori. Le assicuro che vista la difficile battaglia che abbiamo combattuto anche nelle piazze italiane e non ultima quella di piazza del popolo con oltre seimila operatori che ci ha permesso di riaprire dopo oltre 100 giorni le nostre attività, quindi la sensibilità che abbiamo nel rispettare e far rispettare le precauzioni è altissima in quanto quello che non vogliamo sono delle nuove limitazioni e nuove chiusure. Rinnovandole il mio invito a farsi un tour del “gioco legale” nel territorio nazionale, le chiedo di smettere di fare mera propaganda politica e cercare di trovare soluzioni per far ripartire l’economia italiana, in quanto con oltre 10 miliardi di euro nel 2019 il “gioco legale italiano” si afferma terza entrata erariale e mi permetta non ci va di passare per “brutti sporchi e cattivi” pagando. Si ricordi che non esistono ne imprenditori ne lavoratori di Serie B”. cr/AGIMEG