Il 2021 dovrebbe essere l’anno del riordino del gioco pubblico -se non altro per assicurare un riallineamento delle gare per le concessioni e garantire regole uniformi sull’intero territorio nazionale-. Attualmente il quadro normativo che disciplina il settore dei giochi risulta assai complesso e variegato: in assenza di un testo unico sulla materia, infatti, a partire dal 2013 tutte le Regioni sono intervenute nella regolamentazione della materia attraverso leggi regionali che andassero a disciplinare -attraverso divieti- l’offerta di gioco sul territorio con l’obiettivo di prevenire e contrastare la dipendenza da gioco. Nonostante molte Regioni siano intervenute con leggi di modifica, diverse normative regionali continuano a prevedere dei divieti dotati di efficacia retroattiva, in primis in riferimento al distanziometro. È il caso del Piemonte dove l’interdizione all’offerta di gioco attraverso lo strumento del distanziometro retroattivo -avviata a partire dal novembre 2017 per la rete generalista- si concluderà il prossimo 20 maggio con l’entrata in vigore dei divieti anche per i locali dedicati. Stessa sorte toccata alla rete dedicata in Emilia-Romagna a partire dal 2018. Seguiranno a breve il Lazio ed il Friuli Venezia-Giulia territori in cui, a partire da agosto 2021, verrà estromessa la rete terrestre dei congegni da gioco lecito dai pubblici esercizi che non si siano adeguati al distanziometro mentre, per la Regione Marche, il distanziometro retroattivo inizierà ad esplicare i propri effetti espulsivi a partire dal prossimo 1° dicembre 2021. lp/AGIMEG