Finale Champions 2022, Ceferin di nuovo nella bufera: nessuna responsabilità della Uefa per proteggere un suo amico

UEFA sempre nella bufera per la gestione della finale di Champions League del 2022: la partita Real Madrid-Liverpool fu ritardata di addirittura mezz’ora per problemi di ordine pubblico, con spettatori lasciati fuori dallo stadio nonostante il possesso del biglietto e altri privi di tagliando che provavano a entrare nell’impianto di Parigi.

Una situazione che gettò nel più completo imbarazzo la UEFA e il suo presidente Ceferin, ricoperto di critiche. A un anno e mezzo di distanza, lo stesso organismo del calcio europeo è tornato a difendersi sull’argomento sostenendo di non avere alcuna responsabilità in merito alla mala organizzazione della finale di Champions 2022.

Il quotidiano inglese Guardian, però, rimette in discussione l’accaduto sostenendo che la strategia della UEFA sia quella di difendere Zeljko Pavlica, direttore delle operazioni di sicurezza dell’UEFA ma soprattutto carissimo amico personale del presidente Ceferin.

Da qui il conflitto di interessi sollevato dal quotidiano e confermato sempre sulle pagine del Guardian anche da Sharon Burkhalter-Lau, all’epoca direttrice delle operazioni UEFA. Ceferin continua a sostenere l’innocenza e l’estraneità dell’UEFA in quell’imbarazzante 28 maggio 2022, scaricando la colpa sulle autorità francesi.

Anche un incontro avvenuto il 13 febbraio su questi argomenti avrebbe portato alla stessa conclusione. Ma per la stampa inglese il dubbio è che stia invece solo proteggendo Pavlica, dando vita a un altro possibile scandalo. lb/AGIMEG