Casu (PD): “Puntare ad un gioco consapevole potrebbe essere un punto d’incontro per tutti”

Si sta svolgendo nella sede della Università LUMSA, la presentazione del progetto condotto da BVA Doxa e dalla BVA Nudge Consulting dal titolo “Gentilmente Responsabili – Le scienze comportamentali per un gioco consapevole”.

“Momenti come questi sono importanti perché l’Italia, fino ad ora, non riesce ad entrare in questa discussione sul nudge (spinta gentile ndr.), al contrario di quanto avviene nel resto del mondo. Tutto ciò che facciamo è condizionato dai nudges, dalle scelte al supermercato agli acquisti all’Ikea. C’è uno studio dietro in ogni azienda privata, ma ciò non avviene nel pubblico e quindi si considera a legiferare senza considerare le scienze comportamentali”. E’ quanto ha dichiarato il Segretario di Presidenza Delegato D’Aula Gruppo PD-IDP, Deputato Andrea Casu.

“Il gioco ha tantissime sfaccettature, ma ci sono delle questioni che potrebbero trovare l’accordo di tutti. Un esempio può essere il registro di autoesclusione, ma molte persone non ne sono a conoscenza. Se il nostro obiettivo non è fare una crociata ideologica, ma affrontare le eventuali problematiche del gioco attraverso delle opzioni offerte dai nudges. Si può anche decidere di proibire il gioco, ma ci sarà sempre richiesta e si finirà sull’illegale. Penso, piuttosto, che si debba puntare ad un gioco consapevole. Questo potrebbe essere un punto d’incontro per tutti. Ovviamente, pensare che i nudge possono essere la soluzione a tutto è sbagliato, ma credo possa essere un approccio positivo da cui iniziare per poter legiferare meglio”, ha concluso.

La teoria dei nudge sostiene che sostegni positivi e suggerimenti o aiuti indiretti possono influenzare i motivi e gli incentivi che fanno parte del processo di decisione di gruppi e individui, almeno con la stessa efficacia di istruzioni dirette, legislazione o coercizioni. ac/AGIMEG