“La logica strategia per l’operatore di gioco odierno è quella di ragionare sull’aspetto sociodemografico degli utenti e sull’estensione del contatto con il giocatore per poter dare un’offerta coerente con le proprie esigenze e creare valore nel tempo”.
“Le innovazioni sono fondamentali nel nostro settore e, in modo controintuitivo, le limitazioni del regolatore a volte sono anche uno stimolo, poiché ad esempio il divieto di pubblicità ha posto il grande problema di come raggiungere le persone e molte aziende hanno trovato metodi alternativi molto validi”. È quanto ha detto il Ceo di Microgame, Marco Castaldo, durante il panel “Come continuare a generare valore e garantire un vantaggio competitivo nel settore?” all’Italian Gaming Expo.
“In Italia c’è una tendenza di spostamento di valore dal retail all’online. È un fenomeno che è stato accelerato dalla pandemia, ma era in corso da tempo. Ora, con il nuovo bando, si sta andando verso una concentrazione degli operatori di gioco online poiché il costo della concessione ridurrà inevitabilmente la platea degli operatori”.
“Sull’intelligenza artificiale stiamo lavorando da due anni. Io la vedo più come un facilitatore, non come una soluzione a dei problemi che ci sono nel gioco online. Abbiamo ultimato un machine learning che mette in vetrina, nel nostro casinò online, i giochi preferiti di ogni utente. Quindi in questo modo riusciamo a creare ambienti di gioco personalizzati per ogni utente. Inoltre, l’intelligenza artificiale può fornire qualche indicatore che aiuta a predire se si sta sviluppando un comportamento patologico”, ha continuato.
“La sicurezza delle piattaforme è una delle cose più importanti per il nostro settore, visto che è un business aperto giorno e notte. Ci impegniamo continuamente e proattivamente al mantenimento della massima sicurezza attraverso diverse best practices e nuove tecnologie per contrastare ogni tipo di pericolo”.
“Sul Metaverso siamo molto scettici e crediamo che sia una realtà molto lontana. Per il nostro gruppo investire su questo settore sarebbe solo per Ricerca e Sviluppo, poiché non credo che avrà un impatto di valore nel breve-medio periodo. Al contrario, la Realtà Virtuale mi sembra uno strumento che può avere più successo anche nel breve periodo. Ovviamente, questo sarebbe più adatto per gli spazi fisici. In questo modo i consumatori riescono ad accedere ad un’offerta ibrida, poiché all’interno di un luogo fisico giocano online”, ha detto.
“L’ultima rilevazione del 2022 dimostra che i conti di gioco stanno aumentando in modo molto veloce e vengono aperti maggiormente dalla fascia d’età 18-34. I nuovi giocatori sono più interessati alle scommesse e soprattutto Live. Quindi nei giovani c’è una tendenza ben marcata e molto spostata verso il gioco online”.
“Come operatore sono contrario alla creazione di un mercato unico europeo, ma preferisco di gran lunga l’attuale situazione. Penso che ogni Paese abbia delle proprie peculiarità e anche per l’autorità di controllo è più facile svolgere il proprio compito conoscendo in maniera capillare il territorio”, ha concluso. ac/AGIMEG