Castaldo (CEO Microgame): “Siamo ripartiti più forti di prima, grazie alla nostra struttura, al lavoro dei concessionari ed alla forza del prodotto. E adesso rilanciamo con una nuovissima piattaforma, progetto modulare in una logica multicanale e internazionale, basato sulle ultime tecnologie e soprattutto fruibile in modalità nuove”

Dopo il buio torna il sereno. Microgame si è lasciata alle spalle il violento attacco hacker subito nelle scorse settimane. La conferma arriva da Marco Castaldo, ceo di Microgame, in una esclusiva intervista rilasciata al direttore di Agimeg Fabio Felici.

Il grande impegno h24 di tutta la struttura, la bravura dei concessionari per gestire la ripartenza, la forza del prodotto sono state le basi sulle quali Microgame – come sottolinea Castaldo – ha costruito il rilancio dopo quanto successo.

Ma l’azienda ha deciso di andare oltre ed all’Enada ha presentato una grande novità: la nuova piattaforma Microgame, progetto modulare in una logica multicanale e internazionale, basato sulle ultime tecnologie e soprattutto fruibile in modalità nuove.

A ormai più di un mese dall’attacco informatico subìto, qual è lo stato di salute generale dell’azienda?

“Sono felice di notare che siamo tornati ai livelli addirittura superiori a quelli precedenti all’attacco, sia in termini di raccolta di gioco che di giocatori unici.

Questo conferma tre dati importanti: prima di tutto la bravura e la tenacia dei concessionari nostri clienti, che hanno lavorato per gestire al meglio la ripartenza; in secondo luogo la forza del nostro prodotto che, evidentemente, ha molto fidelizzato i giocatori e la rete commerciale; infine, che l’effetto del fermo subito nostro malgrado, pur importante, è stato temporaneo e non avrà effetti duraturi.

Anzi, noi e i nostri clienti, d’ora in avanti, ci rivolgiamo al mercato con una maggiore spinta per crescere. Confermo quanto avevo previsto nel momento più buio: siamo tornati, più forti di prima”.

Come avete reagito all’accaduto?

“La reazione immediata è stata di mettere in sicurezza tutto il perimetro delle nostre attività e di lavorare per ricostruire e ripartire. In parallelo, però, abbiamo già avviato una evoluzione nel nostro approccio alla sicurezza.

Sotto questo profilo eravamo certi di essere ben strutturati e dotati di un sistema di difesa di ottimo livello, ma evidentemente non è bastato. Anche se, nonostante la portata dell’attacco informatico siamo riusciti a garantire la sicurezza dei dati dei giocatori e a ripartire, i danni arrecati alla nostra piattaforma sono stati notevoli.

Ora che il peggio è passato, occorre vedere le cose in prospettiva. È scontato, ma vero, dire che queste cose succedono in tutti i settori e anche a realtà più importanti della nostra, come testimoniato dalla cronaca anche recente.

Subito dopo l’attacco ho ricevuto chiamate e messaggi di supporto da diversi operatori che mi hanno detto: tenete duro, ci siamo passati anche noi. Ma sono cose che non devono succedere e ci assumiamo le nostre responsabilità, in tutti i sensi, per continuare a meritarci la fiducia che i nostri clienti ci stanno dimostrando”.

Quali azioni avete previsto in questo senso?

“Con i nostri consulenti esterni abbiamo iniziato dal giorno dopo a implementare diverse nuove misure di sicurezza di grande impatto. Ma non basta, abbiamo già in lavorazione ulteriori iniziative strutturali e procederemo a breve a una revisione globale del nostro approccio alla sicurezza tramite un audit esterno.

Una esperienza così ti cambia le prospettive, posso dire che ora viviamo la sicurezza come un focus ossessivo per impedire che ciò che è accaduto si ripeta. E vi è un passo importante in più, che faremo con l’evoluzione della nostra piattaforma e di tutta la infrastruttura, tema che è al centro della proposta che portiamo in Enada questa settimana”.

Qual è questa la proposta che portate ad Enada?

“Finalmente sveliamo un progetto preannunciato tempo fa che è diventato realtà. Da settembre dell’anno scorso abbiamo avviato lo sviluppo della nuova piattaforma Microgame.

È un progetto modulare in una logica multicanale e internazionale, basato sulle ultime tecnologie e soprattutto fruibile in modalità nuove. Il nostro cliente potrà chiederci di fornire il servizio completo come adesso, oppure acquisire una licenza per la piattaforma e costruirsi l’offerta che desidera, con tutte le vie di mezzo possibili. La piattaforma potrà essere gestita da noi o in modo totalmente indipendente dal cliente, a partire dalla scelta di infrastruttura di hosting.

E vi sono diverse altre novità a livello di funzionalità e performance. I primi go-live sulla nuova piattaforma sono programmati per l’inizio del 2024, anno nel quale avvieremo la migrazione della base attuale.

Con questa iniziativa, rispondiamo a un mercato che premia la qualità e performance della nostra piattaforma ma che cerca una indipendenza sempre maggiore. Come beneficio aggiuntivo, entro il 2025 intendiamo passare da una infrastruttura centralizzata, molto grande e complessa, a un mondo distribuito e più efficiente. Infine, la nuova piattaforma ci permetterà di cogliere alcune opportunità fuori confine e avviare lo sviluppo internazionale di Microgame”. es/AGIMEG