La Cassazione conferma le misure di prevenzione – in particolare l’obbligo di dimora – e la confisca dei beni per quattro soggetti legati al clan Giuliano, attivi nell’hinterland di Roma. Uno degli imputati in particolare ” sin dal 1968 e fino al 2013″ era, dedito al narcotraffico” e si era “introdotto nel mondo delle scommesse clandestine e dell’usura, sovente praticata proprio in pregiudizio di coloro che avevano subito ingenti perdite nel gioco d’azzardo”. Gli inquirenti hanno accertato che per i prestiti a usura in alcuni casi venivano praticati tassi del 120%. La DIA alcuni mesi fa ha sequestrato definitivamente – nei confronti degli stessi imputati – beni per oltre 30 milioni di euro. lp/AGIMEG