Caso Fagioli-scommesse: violato l’ordinamento sportivo sul divieto di scommesse. Cosa rischia il calciatore e cosa la Juventus

Nicolò Fagioli, centrocampista della Juventus, è al centro di un vero e proprio terremoto da quando è emersa la notizia di un’indagine nei suoi confronti per aver effettuato scommesse su siti di gioco illegali.

La segnalazione del giocatore alla Procura federale è arrivata dal PM di Torino, Manuela Pedrotta, che stava indagando sulle piattaforme senza licenza di scommesse sul web da parte di persone che hanno fornito nomi reali o inventati e effettuato una serie di transazioni.

La squadra mobile della polizia di Torino ha incrociato i dati e individuato un gruppo che gestisce le scommesse, più un altro di utenti. In quest’ultimo è emerso quello di Fagioli. Se l’ipotesi fosse accertata, si tratterebbe di una contravvenzione che generalmente si risolve con un’oblazione, che estingue il reato.

Il problema, per quanto riguarda la Procura federale, guidata da Giuseppe Chinè, non sarebbe tanto la natura del sito web, bensì eventuali violazioni all’ordinamento sportivo che derivano proprio dallo scommettere. Porterebbero il calciatore a un’ammenda a partire da 25.000 euro, insieme a una sanzione minima che va dall’inibizione fino a una squalifica per non meno di tre anni. Il codice di giustizia sportiva vieta infatti a dirigenti e professionisti di effettuare scommesse su incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della Fifa e della Uefa. Su questo sarebbe stato dunque aperto un fascicolo.

La Juventus è estranea alla vicenda e quindi non corre alcun rischio di sanzioni. lp/AGIMEG