Campione, Salmoiraghi (Sindaco): “Fallimento Casinò non è la soluzione, ma serve un piano lacrime e sangue”

Il Casinò di Campione è in crisi profonda e Roberto Salmoiraghi, sindaco del Comune, ha annunciato un piano di “lacrime e sangue”. Lo ha fatto in una affollata assemblea pubblica dal Salone delle Feste del Casinò, di fronte a tutti i cittadini campionesi, a poche ore dalla richiesta di fallimento per insolvenza avanzata dalla Procura di Como. “Il fallimento non mi sembra il rimedio giusto”, ha detto il primo cittadino “dobbiamo cercare tutti assieme una soluzione differente”. Per sanare la situazione economica “inizieremo con una decurtazione del 20% degli stipendi dei dipendenti comunali che prenderà il via il 20 febbraio. Mi auguro che ci sia anche l’accordo con i sindacati. Dal 1° febbraio partirà anche la mobilità. Analizzerò quelli che sono gli eccessi e procederemo: se ci saranno impedimenti rassegnerò le mie dimissioni. Non è da escludere che possa essere anche affittato un ramo d’azienda, elemento che porterebbe ad un considerevole risparmio sui costi. Questo è un progetto complessivo, che mi auguro possa essere limitato nel tempo. Più sacrifici ci saranno adesso, meno ce ne saranno dopo”, ha detto il sindaco. L’udienza in tribunale per decidere sull’istanza di fallimento presentata dalla Procura di Como si terrà il 12 marzo. I magistrati hanno presentato la richiesta sulla base del mancato versamento al Comune di 33 milioni di franchi – circa 29 milioni di euro – ai quali vanno aggiunti altri 39 milioni di franchi di debiti con le banche. lp/AGIMEG