Campione: Governo tenta di salvare il casinò, ma il 31 dicembre 469 dipendenti saranno licenziati

Sono 469 i dipendenti tra croupier, impiegati e camerieri del casinò di Campione che dal prossimo 31 dicembre resteranno senza lavoro e senza ammortizzatori sociali almeno fino ad aprile. I debiti e l’esposizione con banche e creditori hanno portato la casa da gioco alla chiusura lo scorso 27 luglio per decreto del Tribunale e da allora ad oggi, secondo le stime, si sono persi 30,8 milioni di mancati incassi. E’ quanto si legge su ‘Il Giorno’ che ricorda come la costruzione del casinò sia costata 120 milioni di euro, cifra che ha contribuito ad accelerare il crac. Il Governo gialloverde punta a riaprire la casa da gioco ed entro la fine di gennaio 2019 invierà un Commissario straordinario con il compito di rifondare o risanare, a seconda dell’esito del ricorso di fronte alla Corte d’Appello di Milano, la società che aveva in gestione la casa da gioco. I lavoratori tuttavia hanno già ricevuto la lettera di licenziamento che diventerà effettiva a fine anno. A testimoniare la delicata situazione che si vive nell’exclave è Paolo Bortoluzzi, delegato Rsu della casa da gioco: “Tutto il nostro Paese sta attraversando una crisi gravissima, oltre a noi dipendenti del casinò, rischiano di finire in mobilità 86 impiegati del Comune, hanno già perso il posto le 9 dipendenti della materna comunale chiusa da settembre e sta chiudendo il centro diurno per gli anziani. Qui a Campione stanno venendo meno i servizi primari come il trasporto pubblico e la raccolta dei rifiuti”. Un mare in tempesta, in cui il Commissario Giorgio Zanzi, l’ex prefetto di Varese che da fine settembre regge le sorti del Comune, cerca di tenere la barra a dritta: “Finora tra mille sforzi siamo riusciti a garantire i servizi essenziali – spiega – ma la situazione è veramente difficile. L’unica soluzione è far ripartire il casinò”. lp/AGIMEG