Casinò UK, BGC contro ‘coprifuoco’ dalle ore 22.00: “Misura che devasterebbe il settore con migliaia di licenziamenti”

Migliaia di posti di lavoro nel settore dei casinò del Regno Unito andrebbero persi se il coprifuoco a partire dalle ore 22:00 fosse imposto alle imprese nel tentativo di affrontare il Covid-19. E’ l’allarme lanciato dal Betting and Gaming Council. Il governo centrale e le autorità locali britanniche stanno valutando la misura drastica, che vedrebbe le case da gioco del Paese costrette a chiudere i battenti. In una lettera al Segretario alla Cultura Oliver Dowden, l’amministratore delegato del BGC, Michael Dugher, ha affermato che una tale mossa “devasterebbe” i casinò, che ottengono tra il 50 e il 70 per cento dei loro ricavi dopo le 22:00. I casinò britannici – che danno lavoro a 14.000 persone e hanno contribuito con 1,3 miliardi di sterline di tasse al Tesoro negli ultimi tre anni – hanno riaperto solo il mese scorso, dopo la chiusura dal mese di marzo a seguito dell’emergenza coronavirus. Nella lettera si spiega come “per garantire la sopravvivenza del settore è fondamentale che eventuali misure di allontanamento sociale Covid, come il coprifuoco, non siano imposte alle imprese che hanno dimostrato di essere ‘Covid-secure’. L’introduzione di una misura globale come il coprifuoco comporterebbe sicuramente molte migliaia di licenziamenti in un lasso di tempo molto breve. Non è esagerato affermare che devasterebbe il settore dei casinò terrestri nel Regno Unito”. Con presenze nei casinò tra il 5% e il 60% dei livelli pre-Covid, la lettera sollecita anche il governo a estendere il programma di permessi – che dovrebbe concludersi il mese prossimo – o introdurre un altro supporto mirato per le imprese che cercano di rimettersi in piedi. Michael Dugher ha dichiarato: “Sosteniamo la necessità di agire rapidamente per proteggere la salute pubblica e ringraziamo il governo per il sostegno che ha fornito finora ai casinò del Regno Unito. Tuttavia, un coprifuoco generale dalle 22:00 sulle attività commerciali sarebbe catastrofico e costringerebbe i casinò a chiudere ancora una volta, questa volta per sempre. Dalla riapertura ad agosto, i casinò sono stati in grado di proteggere i clienti e il personale fornendo le migliori misure di sicurezza della categoria, inclusi sofisticati sistemi di tracciabilità. Qualsiasi nuova misura di allontanamento sociale dovrebbe essere rivolta ad aree e gruppi di età a maggior rischio, non applicata arbitrariamente su tutti”. cr/AGIMEG