Domani 7 dicembre nel teatro dell’Opera alle ore 16.30, vigilia della festa dell’Immacolata, un momento per sorridere e riflettere con Flavio Oreglio e il suo “Catarchico”. Partecipa Claudio Porchia. Intervento dell’Orchestra Giovanile del Ponente Ligure Ligeia. “Non ho tempo di scriverti una lettera breve, te ne scriverò di conseguenza una lunga”. Detto in due (anzi, in quindici) parole, questo è ciò di cui parla il libro che avete fra le mani: un omaggio alla battuta, alla sorpresa, alla forza dissacrante ed esilarante della scrittura breve. Non è ancora chiaro chi sia l’autore di questa affermazione (viene attribuita ad Apollonio come a Mark Twain o Voltaire), ma la sostanza è sorprendente: per scrivere poco ci vuole più tempo che per scrivere molto; la sintesi non è una qualità legata solo ai tempi della tecnologia, ma è una sofisticata forma di comunicazione in grado di creare delle autentiche meraviglie. Per vent’anni abbiamo inseguito i nostri sogni. Per vent’anni abbiamo vissuto di emozioni. Per vent’anni abbiamo goduto le gioie della vita. Poi, sfortunatamente, ci siamo incontrati… Flavio Oreglio è un maestro della sintesi: scienziato per formazione, adora gli acronimi, le abbreviazioni, il riassunto, l’‘andare al sodo’, arrivando a fare della ‘cortigrafia’ un’arte – più precisamente, Brev Art. Questo libro è un insieme di poesie, monologhi, aforismi e battute, una raccolta singolare di momenti catartici, ma anche una riflessione sul ‘ridere’ in tutti i suoi aspetti; un’antologia imperdibile corredata di testi inediti, ovviamente brevi, per dimostrare una volta di più che ridere è una cosa seria. cdn/AGIMEG