Marco Ambrosini, amministratore unico del Casinò di Campione, cerca l’accordo con gli ex dipendenti della casa da gioco per arrivare finalmente a riaprire la struttura, dopo la complessa vicenda giudiziaria che nel 2018 ha portato al fallimento. Ambrosini – riferisce il Corriere di Como – ha infatti presentato un piano che prevede la riassunzione di poco più di un terzo del personale, ovvero 170-180 dipendenti, sui 482 che la casa da gioco occupava fino alla dichiarazione di fallimento. Se in seguito vi sarà la necessità di ampliare l’organico, la casa da gioco procederà a nuove assunzioni, sempre tra gli ex dipendenti.
Tra coloro che aderiranno al piano, la selezione avverrà poi in base all’anzianità e ai carichi familiari. La società stipulerà dei contratti per 36 o 40 ore settimanali con uno stipendio che si aggirerà sui 3.600 franchi mensili. La casa da gioco inoltre garantirà il Tfr e altri indennizzi sia ai dipendenti che verranno riassunti, sia a quelli che non lo saranno.
Gli ex-dipendenti adesso hanno tempo fino a domenica per aderire alla proposta, il Tribunale di Como ha infatti ha imposto di presentare il concordato per il risanamento entro il 19 aprile. lp/AGIMEG