“I dati che arrivano da molti Paesi europei in difficoltà sono preoccupanti. Gli esperti parlano apertamente di quarta ondata in corso, i dati dell’Italia, seppur in lento peggioramento, mostrano che c’è una tenuta. E quindi secondo me la strada che noi abbiamo intrapreso alcuni mesi fa del rigore, della prudenza, dell’uso del Green pass, sta dando dei risultati. A mio parere dobbiamo sostenere questa iniziativa del Green pass e ragionare su come usare ancora più intensivamente questo strumento”. E’ quanto ha detto Emilio Carelli, vicepresidente del gruppo Coraggio Italia alla Camera, a “L’Italia s’è desta”.
“Potremmo parlare di una riduzione dei mesi di validità, come ci suggerisce il mondo scientifico. Oggi il Green pass dura 12 mesi, ma è un tempo ritenuto troppo lungo. Noi siamo d’accordo sulla riduzione a 9 mesi e sulla riduzione della validità dei tamponi, quelli molecolari a 48 ore e quelli antigenici a 24 ore, inoltre i tamponi devono valere per il green pass solo per lavorare, mentre per le attività ludiche dovrebbero valere solo vaccino e guarigione. Sull’obbligo vaccinale, devono essere le autorità scientifiche a dare un parere, però nel momento in cui queste autorità esprimessero parere favorevole, sarebbe il caso di valutare l’introduzione dell’obbligo. Sicuramente in Italia è un problema meno urgente visto che abbiamo una percentuale della popolazione vaccinata altissima”, ha concluso. cdn/AGIMEG