E’ stato presentato settimana scorsa a Roma il Bilancio di Sostenibilità del gioco pubblico in Italia, stilato dall’associazione di settore Acadi. Geronimo Cardia, presidente di Acadi, è tornato sull’argomento fotografando la situazione del gioco pubblico nel nostro paese, tra difesa dei giocatori e contrasto all’illegalità.
“Offrire prodotti misurati e controllati dallo Stato è il primo strumento di tutela per chi gioca. Crediamo nella prevenzione dei comportamenti patologici tenendo al centro condizioni di consumo sano e responsabile. Siamo anche per la formazione: abbiamo avviato programmi d’intesa con le istituzioni dei territori e siamo favorevoli all’estensione del cosiddetto registro di autoesclusione”, le sue parole al quotidiano Il Tempo.
Cardia ha proseguito: “Siamo convinti che il gioco legale, regolamentato, misurato e controllato dallo Stato, rappresenti e debba rappresentare un intrattenimento moderato, piacevole e sicuro, ed è un’arma potentissima contro il gioco illegale sostenuto dalla criminalità. Una cosa è certa: ogni volta che si indebolisce il comparto del gioco pubblico, si fa un favore alle offerte illegali”.
Infine un pensiero sul riordino del settore, annunciato dal governo tramite la Delega Fiscale: “I dati dicono a chiare lettere che la rete distributiva terrestre degli esercizi generalisti è protagonista nel consentire il perseguimento degli interessi costituzionali sottesi all’esistenza dell’offerta pubblica di gioco. Sarebbe un autogol comprimere, limitare o penalizzare direttamente o indirettamente la sua presenza oggi radicata sui territori”. lb/AGIMEG