Cardia (Acadi): “Con distanziometri previsti da normative regionali inibiti dal gioco il 98% dei territori. Ulteriori tassazioni insostenibili, comparto al limite”

“La nostra Associazione Acadi è l’associazione dei concessionari dei giochi pubblici. I nostri associati con le loro filiere contribuiscono con 7 miliardi sui 10 che ogni anno rappresentato il gettito erariali del comparto dei giochi. Il sistema concessorio garantisce che sia implementato sul territorio ogni tipo di politica economica decisa dai vari Governi. Siamo venuti in sedi istituzionali come questa negli ultimi 12 mesi già diverse volte. La copertura delle manovre economiche è stata trovata con aumenti di tassazione riservati al comparto. Solo Reddito di Cittadinanza e Quota 100 sono stati finanziati con aumento di tassazione pesati circa un miliardo e mezzo di euro. Non si tratta di un normale aumento di tariffa, è un numero che va a rosicchiare il margine a disposizione della filiera per poter finanziare gli investimenti imposti dalla normativa. Quando abbiamo letto il testo abbiamo preso carta e penna e ci siamo rivolti al Presidente del Consiglio, al Ministro delle Finanze e al Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. La misura è veramente colta, non possiamo esclude che soggetti del comparto diano avvio ad una mobilità. I margini si sono ridotti in maniera eccessiva. Potete apprezzare nella documentazione fornita che la pressione fiscale di una delle verticali dei giochi è passata dal 13% al 25%, un’altra dal 2% al 9%. Parliamo di una tassazione quintuplicata rispetto all’inizio delle convenzioni di concessione. Abbiamo messo nero su bianco che non sono escluse misure a tutela dei propri interessi per lo squilibrio concessorio generato da questi. A ogni politica economica si fa sempre ricorso alla copertura con aumento della tassazione, in particolare su Vlt e Awp. Ma, non è tutto. Ad esempio, avevamo già un Ries, che viene sostituito con un elenco di soggetti. Cambia il contributo annuale che ognuno dei soggetti del settore del gioco deve versare per avere titolo ad essere iscritto. Volevo sottolineare l’aumento del costo della proroga delle scommesse. Le convenzioni delle concessioni delle scommesse e del bingo sono da anni in proroga. E’ l’unico caso in cui le proroghe non vanno bene ai soggetti che si vedono prorogati i contratti, gli operatori. Lo Stato si è reso conto che non può mettere al bando le gare di bingo e scommesse, perchè sa che i distanziometri previsti dalle norme regionali rendono inibiti i territori per il 98%. Se c’è il paradosso in questo Decreto, dopo la nostra lettera, abbiamo potuto assistere al colpo di scena della Manovra 2020: abbiamo trovato un’altra tassazione sulle vincite ai giochi. Inoltre, per la fine dell’anno è programmata la gara degli apparecchi, ma vale la stessa regola descritta per bingo e scommesse. In questi documenti si trova, inoltre, l’obbligo del legislatore a realizzare la legge di riordino del settore dei giochi. Prima di tutto deve togliere distanziometro e limiti orari. Credo si tratti della quindicesima norma di questo tipo”. E’ quanto ha dichiarato Geronimo Cardia, Presidente Acadi, in Commissione Finanze alla Camera, nell’ambito dell’esame del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge n. 124 del 2019, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili. cdn/AGIMEG

Cardia (Acadi): “Distanziometri espulsivi stanno lentamente sottraendo interi territori all’offerta legale”

“E’ un’ordinamento giuridico e un sistema concessorio questo iper complesso. Non si tratta di una sola normativa nazionale, ma esiste la complessità regionale e quella comunale. Se cerchiamo una correlazione tra variazione della raccolta e tassazione del Preu, si tratta di una ricerca che richiede tantissimo tempo. I fattori da tenere in considerazione sono tantissimi. I distanziometri espulsivi stanno lentamente sottraendo interi territori all’offerta legale. Quindi un calo di gettito per la verticale di gioco colpita dell’effetto espulsivo deve essere ben valutata. I più bravi dopo aver preso atto che in quei territori c’è un calo cercano di studiare dove finisce quella domanda di gioco. Quando proibisci la vendita di un prodotto purtroppo non cancelli la domanda. Qui si apre la grande ricerca. Quella domanda può finire nel telefonino, offerta legale che può avere una distribuzione diversa da quella di un apparecchio. Ma non solo. Dall’aumento di tassazione si può notare che oggi parliamo di 500 milioni di euro, un altro milione di euro è stato imposto sei mesi fa, 600 milioni di euro altri mesi fa. Solo per il comparto delle Vlt 9 miliardi di euro va registrato come aumento da inizio concessione. Tutte le norme volte a contrastare l’offerta illegale sono accolte a braccia aperte. Il concorrente numero uno è sempre stata l’offerta illegale, oggi finisce per essere la normativa stessa”. E’ quanto ha dichiarato Geronimo Cardia, Presidente Acadi, in Commissione Finanze alla Camera, nell’ambito dell’esame del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge n. 124 del 2019, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili. “Abbiamo sempre parlato di apparecchi Totem, a proposito di apparecchi illegali. Li abbiamo sempre denunciati, non hanno licenza di polizia e permettono il gioco ai minori completamente in nero. Il posto delle persone che manifestavano sotto la Regione Piemonte lo ha preso la criminalità organizzata. Purtroppo la Guardia di Finanza mi ha dato ragione. Abbiamo tolto il gioco legale per mettere il gioco illegale”, ha aggiunto il Presidente della Sapar Domenico Distante. “E’ agli atti lo Studio dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio che a maggio 2018 mette in evidenza che gli aumenti di tassazione possono portare ad una flessione della raccolta complessiva, ma aggiunge l’indebolimento della stabilità economica della filiera. Se si chiude sono dolori perchè a venir meno sono 10 miliardi”, ha ultimato Cardia. cdn/AGIMEG