Carboni (Managing Director EGLA) ad Agimeg: “Con Legge Delega necessario risolvere contrasto tra legge nazionale e norme regionali “. IL VIDEO

Dai nostri inviati a Londra – “Il settore del gioco è in movimento e secondo me attualmente è in buona salute, incluso anche quello in Italia. Il mercato italiano è in una trasformazione grossa e corrisponde alla crescita importante dell’online e quindi vi è un cambiamento di carattere strutturale. Il futuro è ancora la combinazione di fisico e online, ma ora quest’ultimo ha una fetta di mercato molto più grande”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Giovanni Carboni, Managing Director di EGLA, a margine dell’ICE London 2022.

Per quanto riguarda le difficoltà della rete fisica con la difformità legislativa Carboni ha affermato: “C’è un’enorme sofferenza dettata da leggi e altri interventi che sono stati pesantissimi. E’ determinante che vengano sciolti i nodi che ci sono e una cosa positiva a questo proposito è il cambiamento del clima generale nei confronti del gioco che non affronta più un netto ostracismo. A proposito della legge di riforma, che è totalmente focalizzata sulla rete fisica, chi l’ha scritta non ha preso in considerazione le problematiche specifiche del gioco online. A proposito della legge di riforma, la cosa importante è che risolva il contrasto tra le leggi dello Stato e quelle regionali poiché quest’ultime determinano l’esclusione del gioco legale dalle città con tutte le restrizioni che impongono. Il problema principale è che per realizzare tutte queste cose ci vorrà molto tempo ed essendo alla fine della legislatura non credo si riuscirà ad arrivare all’obiettivo entro questo termine. Secondo me sarebbe necessario affrontare il tema in modo strutturale cercando di risolvere una questione per volta attraverso una articolazione di decreti delegati. Il riordino tocca anche incidentalmente il gioco online e io spero che con i decreti legislativi successivi vengano messi in atto provvedimenti migliorativi e non peggiorativi e affrontare alcuni aspetti che meriterebbero di essere regolati in maniera diversa”.

cr/AGIMEG