“In Italia ci sono 35mila luoghi non specializzati di gioco, mentre ci sono 5mila sale dedicate al gioco. Per Fipe, l’associazione che rappresento, la protezione dei consumatori è un obiettivo statutario ed è per questo che ci battiamo per regole migliori in grado di fare migliorare davvero il mercato dei giochi “. È quanto ha detto Emmanuele Cangianelli, presidente EGP-Fipe, durante il panel “Essentials in Italy” all’European Association for the Study of Gambling.
“In Italia cerchiamo di seguire tre linee direttrici: il contrasto al mercato illegale, la tutela dei consumatori e la protezione del mercato regolato. In Italia il mercato dei giochi è regolato dal sistema delle concessioni, poiché lo Stato ha deciso di delegare l’attività di raccolta gioco a dei privati che però devono avere determinate caratteristiche e capacità”.
“Devo ammettere che in Italia non ci sono molti dati in merito ai giocatori. I numeri migliori e più affidabili probabilmente sono quelli forniti dal CNR. Il numero di persone che hanno giocato almeno una volta in Italia è di circa 20 milioni, di cui solo una minima parte ha aspetti problematici”.
“Ci sono circa 85mila punti vendita che hanno al loro interno prodotti di gioco. Il numero più alto riguarda le attività che vendono Gratta e Vinci, seguiti da quelli con slot. Il numero più basso è rappresentato dalle sale bingo. Da notare che il numero di locali con slot è diminuito del 35% dal 2017″, ha continuato.
“Nell’ultimo anno la spesa per il gioco ammonta a circa 20 miliardi, di cui 11,7 sono finiti all’erario. Inoltre, nell’ultimo periodo si nota, anche grazie alla spinta del Covid, una forte crescita del gioco online“.
“Per concludere, cosa non funziona nella legislazione italiana? Sicuramente il distanziometro, i limiti orari e la tessera sanitaria per gli apparecchi da intrattenimento, poiché sono strumenti che non fermano il gioco, ma spostano i giocatori, specialmente quelli problematici, verso i canali illegali. Cosa funziona? Le strategie antiriciclaggio che stanno portando ottimi risultati e i filtri all’accesso che permettono alle persone di approcciarsi in modo consapevole al gioco”, ha concluso. ac/AGIMEG