“Il messaggio che vogliamo far arrivare al Consiglio regionale con il sit in del prossimo 9 luglio è chiaro: per noi questi fondi sono veramente importanti. Il settore è in forte compressione economica, abbiamo vissuto 100 giorni di chiusura e dalla riapertura stiamo registrando un calo sulla raccolta compreso tra il 50% e il 70%. Ciò comporta grossi problemi, molte aziende da qui a settembre non ce la faranno a resistere, il Governo non ci ha dato alcun sostegno concreto. Anche sul credito di imposta c’è stata discriminazione. E’ facile nascondersi dietro una falsa etica, ma non funziona così, siamo aziende legali, siamo lavoratori onesti, abbiamo famiglie e per questo è importante per noi accedere a quei fondi”. E’ l’allarme lanciato da Antonia Campanella (Presidente di Emi Rebus), che ha organizzato per giovedì prossimo un sit in a Bari per manifestare contro l’esclusione delle imprese del gioco dai fondi regionali. “Se fossimo dei criminali saremmo ricchissimi, non avremmo bisogno di scendere in piazza a manifestare. Invece siamo gente onesta, con tutte le difficoltà che anche altri imprenditori stanno vivendo in questo momento. Siamo stanchi di essere discriminati a priori a causa di una falsa ideologia sul nostro comparto. Non dimentichiamo che versiamo le tasse due volte, sul giocato e sui nostri utili – ricorda Campanella – oltre a versare imposte regionali e comunali sui nostri dipendenti. Siamo un comparto sano e in questo momento abbiamo bisogno di questi fondi. Giovedì non mi aspetto miracoli, ma è fondamentale farci ascoltare. Ci saranno dei cambiamenti al governo regionale dopo le prossime elezioni, mi auguro che il nuovo governo regionale possa accogliere le nostre istanze”. Cosa aspettarsi dal sit in del 9 luglio? “Non ci sono limiti alla presenza per il sit in – ha detto ancora Campanella – il piazzale davanti al Consiglio regionale permette una presenza numerosa. Purtroppo molti imprenditori sono impegnati in prima persona nella propria attività, mentre i dipendenti stanno usufruendo della cassa integrazione, non credo che come numeri sarà la manifestazione di due anni fa contro la legge pugliese sul gioco, ma certo mi aspetto grande partecipazione. Invito tutti i colleghi a prendere parte a questa manifestazione, che è molto importante anche a livello simbolico. In tutto questo non si è parlato dell’aumento del Preu sulle scommesse, noi siamo stati l’unico settore a subire una aumento di tassazione durante il Covid. Ancora una volta ribadisco che questi fondi per noi sono essenziali. Abbiamo banche che davanti a un settore instabile come il nostro, mal pubblicizzato, non ci aiutano, ma noi viviamo di questi finanziamenti come imprenditori, vogliamo sicurezza e dignità lavorativa e imprenditoriale”. cr/AGIMEG