“Urge sottolineare che, in merito all’assessore Paolo Ercole Fuscaldo, si era già pronunciata la questura di Cosenza, tramite decreto del 26 maggio 2016, definendolo « persona fittiziamente interposta negli affari dei giochi e delle scommesse per conto di un’organizzazione criminale di tipo ’ndranghetistico ». Per tale motivo, la direzione centrale gestione tributi e monopolio giochi disponeva, il 6 ottobre 2018, attraverso il protocollo n. 0095604, la « decadenza della concessione cod. n. 4516 per la raccolta giochi pubblici di cui all’articolo 10, comma 9-octies, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16 convertito con modificazioni dalla legge 26 aprile 2012, n. 44, rilasciata alla Ludika Fly s.r.l., a far data dal 10 ottobre 2016; », nonché l’« incameramento delle garanzie prestate a favore dell’Agenzia, ai sensi dell’articolo 23, comma 5, della convenzione di concessione”. E’ quanto hanno sottolineato alla Camera Nesci, Parentela, Sapia, Mammì, Barbuto, D’Ippolito, Orrico, Nappi e Misiti (M5S) in un’interrogazione rivolta al Ministro dell’interno sull’adozione di un Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali presso il comune di Fuscaldo. cdn/AGIMEG