“L’interpellanza in argomento prende in considerazione solamente il contesto doganale, non tenendo conto del fatto che la riorganizzazione dell’Agenzia ha invece ad oggetto tutte e tre le materie di competenza dell’amministrazione finanziaria, ovvero accise, dogane e giochi”. E’ quanto ha detto Luigi D’Eramo, Sottosegretario di Stato per l’Agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste, in risposta all’interpellanza urgente Bakkali sulle iniziative volte a riconsiderare il declassamento dell’ufficio dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli di Ravenna.
“Per determinare il valore da attribuire a ciascun ufficio locale ADM, all’interno dello stesso livello di specializzazione, sono utilizzati – per descrivere la realtà operativa delle articolazioni nei settori dogane, accise e giochi – i valori che di seguito vengono riportati. Si rappresenta, infatti, che il driver di competenza è funzioni del volume di attività, in quanto sono richieste doti manageriali più marcate in relazione alla numerosità delle attività; inoltre, un elevato volume di attività è connesso alla presenza sul territorio di un’ampia platea di operatori e ciò comporta un più alto grado di difficoltà nella gestione delle relazioni. In particolare, gli indicatori individuati sono: numero codici EORI; numero operatori economici aventi status di operatore economico autorizzato; numero punti vendita nell’ambito della propria competenza territoriale per i giochi e tabacchi; numero codici ditta per il settore accise; numero luoghi approvati; numero interporti; numero dichiarazioni doganali di esportazione, di importazione e di transito; numero dettagli degli elenchi Intra (Sezione 1- Acquisti e cessioni di beni e sezione 3 – Acquisti e cessioni di servizi); numero di dichiarazioni doganali rettificate; numero di dichiarazioni doganali annullate; numero di rimborsi e di riaccrediti; numero controlli per il settore dogane, accise e giochi; numero delle autorizzazioni rilasciate per il settore dogane, accise e giochi; movimentazione prodotti energetici ed alcolici per il settore accise; numero dichiarazioni in ambito energia elettrica e gas naturale e per la fruizione dell’agevolazione per l’autotrasporto merci in compensazione; numero depositi per il settore dogane e accise”, ha detto.
“L’ufficio locale ADM di Ravenna risulta, quindi, “pesato” e “graduato”, rispetto a tutti e 72 gli uffici italiani, in modo coerente, oggettivo ed equilibrato in relazione ai modelli impiegati in ambito internazionale”, ha concluso.
La deputata Bakkali (PD-IDP) ha sottolineato che gli avvenimenti e la “mancanza di chiarezza di prospettiva vanno a inficiare non solo il tema organizzativo della qualità dei servizi, ma la competitività stessa in un ambito portuale internazionale, che è sempre più severa e sempre più esigente, e che abbiamo bisogno di tenere al massimo dell’efficienza, non solo in termini di risorse, ma anche di operatività e di legalità. Infatti, anche questo è un altro tema che abbiamo posto nell’interpellanza, essendo anche noi un porto che rileva non solo a livello fiscale e a livello di tassazione, dato che generiamo quasi 2 miliardi per le casse dello Stato, ma siamo anche uno dei poli distillatori più grandi d’Italia, e così anche rispetto al tema delle sale giochi, che sono più di 750”. cdn/AGIMEG