“L’azione del Governo, come è stato ricordato, si è necessariamente orientata, nell’immediato, a contenere la diffusione del Coronavirus in tutti gli ambiti, compreso quello sportivo e, con il DPCM a cui si faceva riferimento del 1° marzo 2020, è stata attuata un’azione di contenimento, con divieto praticamente e sospensione di tutte le competizioni sportive di ogni genere e di ogni grado nelle tre regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto e nelle province di Pesaro, Urbino e Savona. Invece, per quello che riguarda lo sport di base, è stata fatta una precisazione solamente riguardante la regione Lombardia e la provincia di Piacenza”. E’ quanto ha precisato il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora in Aula alla Camera rispondendo ad un’interrogazione di Italia Viva sui chiarimenti in ordine all’applicazione delle misure volte a contrastare il diffondersi del virus Covid-19 con riferimento a eventi e competizioni sportive e iniziative volte a garantire adeguate forme di sostegno al settore. “Si va sicuramente verso la possibilità di realizzare in tutta Italia eventi e competizioni sportive esclusivamente a porte chiuse, dando però indicazioni ben precise anche rispetto, per esempio, alla prevenzione sanitaria che deve riguardare le stesse squadre e gli staff che vanno all’interno degli stadi, benché a porte chiuse; si precisa in maniera ulteriore sia la parte agonistica, ma, soprattutto, come e dove è possibile, comunque, continuare a svolgere sport di base per tutti, perché, se da un lato, dobbiamo evidentemente avere come primo tema quello della prevenzione della salute per tutti, non pensiamo che sia necessario né utile, anche ai fini proprio della prevenzione a livello sanitario, bloccare tutte le attività in palestre, centri sportivi o altro. Quelle attività potranno essere svolte, purché si rispettino delle raccomandazioni che saranno ben declinate dall’interno del DPCM. Stiamo ancora lavorando, in queste ultime ore, proprio per venire incontro a tutte le richieste che sono arrivate anche dal mondo dello sport”, ha aggiunto. Maria Chiara Gadda (IV) ha invece replicato: “colgo questa occasione per ribadire la necessità di dare un’omogeneità, una chiarezza informativa in questa fase molto delicata, coinvolgendo le associazioni, l’ANCI, coinvolgendo le regioni per trovare una linea comune di intervento. Ma, soprattutto, finita questa emergenza, dovremo trovare insieme delle azioni condivise per rilanciare la crescita economica di questo comparto, anche attraverso la promozione di eventi. E una proposta, signor Ministro: sbloccare da subito le risorse ferme da mesi, da anni oserei dire, del 5 per mille e sbloccare anche gli investimenti in prospettiva sulle strutture sportive, sull’ampliamento della base, della partecipazione, dello sport per tutti, per i giovani e per gli anziani. Quindi, delle proposte concrete su cui dovremo lavorare insieme, ma sblocchiamo da subito le risorse del 5 per mille per dare anche ossigeno allo sport per tutti, a quelle associazioni che rappresentano coesione territoriale e crescita per tutti”. cdn/AGIMEG