“L’inserimento dell’articolo 6-quinquies nel decreto-legge n. 457 del 1997 mira a ottemperare all’impegno di cui alle note 19 e 24, punto 1, della decisione in materia di entrate ammissibili. Nello specifico, le suddette note prevedono: a) nota 19: impegno a distinguere chiaramente nella legislazione tra entrate principali, accessorie e non ammissibili derivanti dalle attività di trasporto marittimo, al fine di garantire che solo le attività marittime e accessorie (a determinate condizioni) beneficino delle misure di agevolazione fiscale; Chiarire nella legislazione che il reddito derivante da attività accessorie non supererà il 50 per cento delle entrate annue totali lorde (specifico per le navi e altro) di una società beneficiaria; b) nota 24 (punto 1): impegno a introdurre nella legislazione nazionale una disposizione che imponga ai beneficiari: 1) il principio del prezzo di mercato per le operazioni intrasocietarie relative alle attività ammissibili e non ammissibili; 2) obblighi informativi che consentano alle autorità fiscali di controllare il rispetto degli obblighi contabili dei beneficiari. In esito a detti impegni, viene dettata ai commi 1 e 2 dell’articolo 6-quinquies la categorizzazione delle entrate: 1) entrate principali: direttamente ammissibili alle misure di agevolazione fiscale; 2) entrate accessorie derivanti da attività di trasporto marittimo: queste entrate consistono in altri tipi di entrate derivanti da attività che sono frequentemente fornite a bordo (in particolare nel trasporto di passeggeri) e che non minacciano di distorcere eccessivamente la concorrenza con i prestatori di servizi che operano a terra e sono tassati secondo le norme generali di imposizione. Esempi di servizi accessori potrebbero essere il noleggio di cartelloni pubblicitari a bordo; la vendita di beni e la fornitura di servizi normalmente offerti sulle navi passeggeri, compresi spa, parrucchiere, gioco d’azzardo e altri servizi di intrattenimento; la locazione di spazi nella nave a operatori di servizi e negozi, l’intermediazione per la fornitura di escursioni locali, eccetera; 3) i contratti non collegati al trasporto marittimo, come l’acquisizione di autovetture, bestiame e beni immobili, che costituiscono entrate non ammissibili (né principali né accessorie)”.
E’ quanto si legge nel disegno di legge “Conversione in legge del decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144, recante ulteriori misure urgenti in materia di politica energetica nazionale, produttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)” pubblicato alla Camera. cdn/AGIMEG