Calugi (Dir. Gen. Fipe): “Chiediamo piano integrato di azioni a favore delle imprese sia in fase emergenziale sia sul lungo periodo”

“Chiediamo di intervenire con un set di azioni che si sviluppano lungo sei diverse direttrici: ristoro economico, riduzione dei costi operativi, generazione di liquidità, stimolo della domanda, stimolo degli investimenti e riordino del mercato”. E’ quanto ha detto Roberto Calugi, direttore generale FIPE, in audizione presso la Commissione Attività produttive della Camera. “La situazione per le nostre imprese è drammatica, il 2020 si chiuderà con una perdita cumulata pari a 26 miliardi di euro che corrisponde al 27% del totale dei Pubblici Esercizi. Rappresentiamo 120 mila imprese, che vanno dalla ristorazione all’intrattenimento, per le quali chiediamo un piano integrato di azioni che intervengano sia sulla fase emergenziale, per garantire la sopravvivenza di un numero maggiore di imprese possibili, che su un periodo di più lungo respiro, per favorire un rilancio alla fine di questa drammatica crisi epidemiologica. Nel 2020 50 mila imprese sono destinate a chiudere per sempre, con la fuoriuscita di 300 mila lavoratori”. cr/AGIMEG