“In un anno la Procura si occupa di circa 1.500 procedimenti, dei quali 1.100 riguardano il mondo dei dilettanti. Con l’istituzione delle tre Procure territoriali, daremo la possibilità alla Procura centrale di occuparsi delle questioni più urgenti senza trascurare tutti i procedimenti relativi al calcio di base. Finisce la politica dell’incudine e inizia quella del martello. Se ci sono gli estremi, passeremo alle vie legali”. Lo ha detto ieri Carlo Tavecchio, numero uno della Federcalcio, durante la conferenza stampa post Consiglio Federale. Il Consiglio ha anche deliberato all’unanimità di rappresentare al Governo la necessità urgente di eliminare dal listino delle quotazioni tutte le scommesse riguardanti i campionati dilettantistici e giovanili. “Da presidente della LND non sono mai stato d’accordo di allargare le scommesse anche alla Serie D, la responsabilità se la prenderà chi ha voluto questo e non sono stato certamente io, né tantomeno il presidente Abete. La FIGC si costituirà parte civile a Catanzaro”. Tavecchio ha ribadito che la FIGC è parte lesa in questo scandalo perché ha messo in campo tutti gli sforzi necessari per contrastare un fenomeno delinquenziale che interessa il malcostume del sistema Paese. lp/AGIMEG