Dario Hübner: “Donnarumma, gli errori commessi contro il Barcellona possono capitare, peccato l’abbia fatto in Champions”

Nell’ultima puntata di Tatanka. Senza giri di parole”, il talk live su Instagram di stanleybet.news in collaborazione con Calciotime.it, l’ex bomber Dario Hübner, incalzato dal conduttore Giovanni Remigare, ha preso le difese di Gigio Donnarumma, bersagliato dalle critiche dopo il match di andata di Champions League contro il Barcellona: «Logicamente non è più giovanissimo ma non è nemmeno vecchio, deve ancora migliorare, deve ancora crescere. Per quello che ha fatto in questi anni è uno dei migliori portieri italiani se non il più forte italiano. Quando sbaglia il portiere, prendi gol. Ci sta che un portiere abbia la serata storta, peccato sia successo in Champions League perché se lo faceva in campionato, col Paris Saint-Germain che è a +10 in classifica sulla seconda, non se ne accorgeva nessuno. Se fai un errore in Champions logicamente c’è più risonanza, diciamo che l’errore diventa più pesante e automaticamente cominciano ad attaccarlo. Però credo che Donnarumma sia il portiere più forte italiano, poi logicamente può commettere errori lui come li hanno commessi tutti i portieri forti e come li commetteranno sempre. Così come l’attaccante sbaglia i gol, ogni tanto il portiere può sbagliare l’uscita, può sbagliare le prese e i tempi».

E alla domanda di Remigare “Non è che forse Donnarumma è stato esaltato più di altri portieri ‘normali’ solo perché è andato al PSG a cifre astronomiche?”, Hübner durante la live su Instagram di stanleybet.news ha risposto: «Prima di andare al PSG, Donnarumma giocava nel Milan, una squadra che ha vinto 19 scudetti e 7 Coppe dei Campioni. Il Paris Saint-Germain in questi ultimi anni ha avuto tantissimi soldi da spendere, ha preso Messi, Neymar, però stringi stringi come titoli fuori dalla Francia non ha vinto niente. Donnarumma giocava nel Milan, una delle squadre più forti del mondo che ha vinto molti più titoli del Paris Saint-Germain. Non le paragonerei nemmeno, per me il Milan è un gradino sempre sopra al Paris Saint-Germain». cdn/AGIMEG