“I Comuni rappresentano le sentinelle della Repubblica. Grazie al costante rapporto tra Stato ed Enti locali abbiamo gestito la pandemia sul piano sociale, economico e sanitario. I sindaci hanno rinunciato al potere di emanare ordinanze nei momenti più difficili e confusi della pandemia e li ringrazio. Ci siamo dati un modello organizzativo in corsa. Questa Legge di Bilancio è diversa dalle altre, prima ancora di vararla abbiamo già stanziato 6,3 miliardi di euro di cui 4,5 miliardi già erogati dal Governo”. E’ quanto ha dichiarato Francesco Boccia, Ministro per gli Affari Regionali, nel corso dell’Assemblea annuale ANCI.
“I Comuni hanno evitato che l’emergenza sanitaria si trasformasse in emergenza sociale, aiutando lo Stato a fornire le risorse a chi ne aveva bisogno. Il mondo dopo il Covid non sarà più come prima, ma c’è un punto fermo: i diritti universali non potranno essere compressi da vincoli di bilancio. Sanità e scuola dovranno essere sempre più rafforzate. Questa manovra arriva in Parlamento con 38 miliardi di euro e con un respiro di lungo termine. La protezione della vita e la tutela della salute vengono sempre al primo posto, successivamente passeremo agli interventi sul piano economico e sociale. Non dobbiamo fermarci – ha proseguito Boccia – sappiamo che c’è l’aspettativa di tanti operatori economici di ripartire nel più breve tempo possibile, ma dobbiamo tenere duro in queste settimane, più saremo rigorosi e manterremo in sicurezza il Paese, prima ripartiremo”. cr/AGIMEG