“Il grande problema che sta vivendo l’industria del gioco in questo momento è che non riusciamo a raggiungere un alto livello di innovazione per diverse ragioni, alcune anche per valide, come la mancanza di risorse o le differenti priorità, ma il problema è che si sta riducendo il livello dell’innovazione. La fotografia che emerge per il settore del B2C non è delle migliori, ci sono molte differenze tra innovazione B2B e B2C. I grandi operatori, non sto parlando solamente di Kindred, tendono a delegare le innovazioni al B2B, che è una cosa giusta, ma solo se poi si prosegue anche nel segmento B2C. Altrimenti parliamo di innovazione senza che vi sia effettivamente stata. Ad esempio, portare le linee di una slot online da 20 a 23 non è un’innovazione di prodotto, è solo una modifica a qualcosa che già c’è. I grandi operatori devono fare di più in questo senso”. E’ quanto ha detto Cristiano Blanco, Head of Gaming di Kindred Group, nel corso dell’edizione 2020 di Casino Beats Malta, parlando di innovazione nel settore del gioco. “Il segmento B2C è una competizione e l’innovazione è la chiave per vincere. Dobbiamo essere pronti a prenderci anche il rischio di fallire. Abbiamo molte idee, ma quanti di quei progetti si realizzano? Si tende a risolvere il problema solo delegando l’innovazione al segmento B2B, che permette di creare nuovi giochi ed è una cosa positiva per il business dell’industria, ma non è positivo per la competizione tra operatori e per la loro differenziazione. E’ un peccato, perché potremmo avere invece grandi risultati dall’innovazione applicata al B2C, abbiamo risorse, abbiamo conoscenza. L’innovazione non è solo il prodotto, ma è l’esperienza ottenuta con i giocatori che fa la differenze, dobbiamo sapere cosa i giocatori vogliono. Serve guardare lontano, il vincitore sarà chi riuscirà a centrare la giusta innovazione nel lungo termine”, conclude Blanco. cr/AGIMEG
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