Snaitech, Bilancio Sostenibilità 2020: “Negli ultimi anni quasi il 20% dei nuovi conti di gioco Snai è stato aperto in agenzia. Nel 2020 servizi ricarica e pagamento a marchio Snaipay in crescita del 6,3%”

“In questi anni l’azienda ha lavorato molto per allineare la customer experience dei due mondi, i negozi fisici e l’online, attraverso i diversi strumenti sviluppati per i clienti retail in ottica digitale. Oggi nel negozio Snai si realizza la completa integrazione tra gioco fisico e online: il cliente può infatti utilizzare i propri device per interagire con il punto vendita. Molte soluzioni di gioco consentono al giocatore di agire autonomamente all’interno del Multiplay Shop con smartphone o tablet”. E’ quanto si legge nel Bilancio di Sostenibilità 2020 Snaitech presentato oggi.
“Prenotare le scommesse, controllare lo status dei ticket giocati, leggere informazioni e studiare statistiche: tutto è a portata di device in negozio attraverso le App di Snai. Con riferimento alla totalità delle scommesse sportive, vendute sia sul canale fisico sia su quello digitale, Snaitech si conferma leader con una quota di mercato del 14,8%. L’azienda ha molto puntato sull’acquisizione di giocatori online attraverso i punti vendita. Oggi i clienti possono aprire con semplicità i propri conti di gioco online presso le agenzie, e ai gestori è riconosciuta una royalty sulle giocate online effettuate da chi ha aperto il conto di gioco presso il loro negozio. Questa strategia ha dato importanti risultati, tanto che negli ultimi anni quasi il 20% dei nuovi conti di gioco Snai è stato aperto proprio in agenzia e il numero di conti attivi nell’anno è cresciuto dai circa 150.000 del 2015 agli oltre 530.000 del 2020″.
“Come per molti altri settori economici, l’andamento del mercato dei giochi nel corso del 2020 è stato fortemente condizionato dalle misure di contenimento della pandemia da COVID-19. La chiusura delle sale giochi e scommesse, dei corner e dei bar iniziata a marzo e prolungatasi per tre mesi nel 2020 e poi da novembre, il blocco degli eventi sportivi – alcuni dei quali posticipati o del tutto annullati – hanno fortemente inciso sulle performance in tutte le tipologie di gioco”, si legge nel Bilancio.
Il settore in generale ha registrato una contrazione in termini di spesa netta, cioè la raccolta al netto delle vincite (GGR Gross Gaming Revenues) del 35% passando da 19,4 mld del 2019 a 12,6 miliardi del 2020. Il GGR complessivo dei segmenti di riferimento di Snaitech (ovvero gli apparecchi da intrattenimento ed i giochi e scommesse vendute sul canale retail e su quello online) è stimato in diminuzione del 39% rispetto al 2019. La performance di Snaitech nel 2020 rispecchia le difficoltà del settore con un calo delle attività Retail conseguenti alle chiusure subite dalla rete di vendita. Una netta crescita ha invece registrato il comparto online grazie alle attività sui prodotti, alle strategie di acquisizione e al rafforzamento dell’attività di cross selling sulla rete fisica e all’accelerazione della digitalizzazione indotta dalle misure di contenimento della pandemia.
Con un GGR totale di 1,125 milioni di euro, in calo del 41,6% rispetto al 2019, Snaitech si conferma il secondo operatore nel comparto del betting retail, in quello degli apparecchi da intrattenimento e nel comparto (scommesse e games).Con riferimento alla totalità delle scommesse sportive, vendute sia sul canale fisico sia su quello digitale, Snaitech si conferma leader con una quota di mercato del 14,8%. Il GGR del comparto online è cresciuto del 59,7% rispetto al 2019, passando da 167 milioni di euro a 266 milioni di euro, rafforzando il posizionamento di Snaitech nel comparto dei giochi online con una market share del 10,3% (secondo operatore in assoluto, in crescita di quasi un punto percentuale sull’anno precedente). Dal punto di vista della raccolta complessiva al lordo delle vincite, il Gruppo registra una diminuzione di circa il 30% sul totale dei giochi. Il dettaglio della tabella mostra come, gli aumenti rispettivamente del 41% e del 56% della raccolta registrata dal comparto online e dai giochi a distanza abbiano compensato le forti perdite subite dal comparto retail”.
“Attraverso il marchio Snaipay il Gruppo è un importante player nell’ambito dell’offerta dei servizi di ricarica e di pagamento: nel 2020 la raccolta è stata di 70,5 milioni di euro (+6,3% rispetto al 2019)”, si legge ancora nel Bilancio di Sostenibilità 2020.

“Tracciare il bilancio dell’anno appena trascorso è molto difficile”, ha affermato Fabio Schiavolin, Amministratore delegato di Snaitech. “Il 2020, infatti, è stato segnato da un’emergenza sanitaria senza precedenti, che ci ha costretti a modificare radicalmente le nostre abitudini di vita e lavorative. Questa situazione estrema mi ha spinto a riflettere sul significato di fare impresa, sulla nostra responsabilità di creare lavoro e tutelare tutti i dipendenti. In questi mesi, infatti, ho avvertito mai come prima la responsabilità da un lato di assicurare la continuità aziendale, dall’altro di fare tutto il possibile per garantire la sicurezza e la tutela della salute dei colleghi, dei gestori e dei dipendenti dei negozi della nostra rete, dei nostri clienti e più in generale di tutti i nostri stakeholder. Sin dalle prime e più complesse fasi dell’emergenza, in breve tempo siamo riusciti ad abilitare al lavoro agile tutti i colleghi che potevano svolgere le loro mansioni da casa, una possibilità tutt’ora garantita, nel massimo rispetto della sensibilità di ciascuno. Parallelamente abbiamo investito per mettere in sicurezza i luoghi di lavoro, con l’obiettivo di dare la possibilità, a chi lo desiderasse, di tornare alla propria quotidianità e di ritrovare le proprie abitudini lavorative. Questo perché in un momento di straordinaria difficoltà, il ritorno alla normalità è per molti di noi la più grande conquista. Come fanno le grandi squadre, nel momento più difficile abbiamo saputo rimanere uniti e trovare insieme la forza di reagire. In particolar modo quest’anno voglio ringraziare tutti i colleghi che, ovunque e in qualunque condizione si trovassero, non hanno mai smesso di lavorare. È proprio grazie alla collaborazione, alla resilienza e allo spirito di adattamento che siamo riusciti ad andare avanti. Tutti abbiamo fatto delle rinunce, ma in particolare ritengo doveroso ricordare i colleghi del retail, certamente i più penalizzati poiché hanno dovuto osservare lunghissimi periodi di inattività. Nel momento in cui scrivo queste righe, il conteggio dei giorni di chiusura dei punti vendita dall’inizio della pandemia ha superato quota 300, e questo mentre hanno già riaperto esercizi commerciali che per tipologia di attività sono probabilmente più a rischio contagio dei nostri negozi.
Noi di Snaitech abbiamo fatto tutto il possibile per sostenere, anche economicamente, la nostra rete, ma siamo consci che ció non sia stato abbastanza. La realtà è che in un periodo così complesso gli imprenditori e i lavoratori del settore hanno dovuto confrontarsi non solo con la pandemia, ma anche con l’indifferenza del Governo che,
ritardando le riaperture, ha probabilmente contribuito a serrare per sempre le saracinesche di molti negozi. Ed è proprio con l’obiettivo di portare alla luce le difficoltà con cui quotidianamente si confrontano i concessionari e tutta la filiera del gioco legale, che abbiamo voluto dedicare al tema del “diritto di cittadinanza d’impresa” il Bilancio di Sostenibilità di quest’anno. Ogni giorno, con impegno e passione, lavoriamo nel rispetto dei nostri doveri di cittadini, professionisti e imprenditori, consapevoli delle grandi responsabilità derivanti dal fatto di operare in un settore tanto importante e delicato da essere gestito come Riserva di Stato. Il comparto del gioco legale è un settore che genera 11 miliardi di euro di gettito fiscale l’anno, contribuisce per l’1% al PIL nazionale, impiega complessivamente 150.000 addetti, costituisce un fondamentale argine all’illegalità e garantisce il rispetto delle regole e la tutela dei diritti dei clienti. È alla luce di questi aspetti che riteniamo che esso debba meritare la medesima considerazione e il medesimo rispetto di altri settori industriali. Per questo, rivendichiamo il nostro diritto di cittadinanza di impresa, una garanzia indispensabile per dare un futuro al comparto e alle persone che vi lavorano”. lp/AGIMEG