“La Fifa promuove l’integrità nello sport, vi sono dipartimenti all’interno del nostro organismo deputati a implementare tutte le misure di integrità. Il nostro obiettivo è proteggere il gioco e l’integrità dello sport. Possiamo contare sulla Convenzione di Macolin e sul Consiglio d’Europa contro il match-fixing, che rappresenta un vero problema per lo Sport. Vi sono organizzazioni criminali cospirano per alterare il risultato di una gara, ci sono molti modi per farlo”. E’ quanto afferma l’Head of Integrity della Fifa, Ennio Bovolenta, durante il panel di Betting on Sports Europe dedicato all’integrità dello sport. “Dobbiamo sempre pensare se un determinato evento in un determinato momento della partita sia normale oppure se ci sia dietro qualcosa. Molto spesso – prosegue Bovolenta – dietro azioni di questo genere la ragione principale è un guadagno extra di denaro, ma capita anche che ci possa essere un vantaggio sportivo e dunque due squadre si accordano per raggiungere un certo risultato che dia vantaggi per entrambe. La posizione della Fifa contro questo cancro è tolleranza zero, poiché tali pratiche vanno contro tutte le regole di integrità dello sport. La missione della Fifa è molto chiara su questo argomento e la Federazione che rappresento è sicuramente all’avanguardia nel contrasto al match-fixing. Noi cerchiamo di perseguire tale obiettivo attraverso accordi con altre importanti organizzazioni internazionali per promuovere l’integrità. Ci sono circa 11-12 confederazioni all’interno della Fifa e noi controlliamo costantemente che tutte siano in grado di combattere questo fenomeno. Ovviamente, anche le sanzioni hanno un ruolo fondamentali e ritengo che quelle adottate da noi siano molto pesanti perché vanno da un minimo di una multa da 100.000 franchi svizzeri ad una squalifica che può andare dai 5 anni a tutta la carriera del giocatore. La Fifa combatte il match-fixing con controlli prima, durante e dopo la partita, analizzando i flussi di scommesse che sono fondamentali per indicare su quali eventi sportivi ci possano essere state manipolazioni. La Fifa promuove anche workshop e corsi sull’integrità sportiva al fine di evitare che i giocatori più giovani cadano in queste trappole e che si rovinino la carriera. Durante l’ultima Coppa del Mondo abbiamo implementato alcune collaborazioni – come quella con l’Interpol – al fine di contrastare efficacemente il fenomeno del match-fixing. Il primo allarme che ci arriva deriva sempre dai flussi di scommesse e a tal proposito abbiamo accordi con delle società che effettuano controlli ed eseguono report nel giro di tre giorni sugli eventi sospetti. Inoltre, abbiamo anche un’app disponibile su Google Play che permette a chiunque sia in possesso di informazioni di denunciare le pratiche illecite che stanno accadendo su una partita. Per quanto riguarda la regione europea – conclude Bovolenta – la confederazione di competenza è la Uefa e abbiamo ottime relazioni con loro, visto che purtroppo la maggior parte delle segnalazioni arrivano da eventi targati Uefa e siamo sempre alla costante ricerca di una prevenzione e un controllo più efficace. Ritengo che abbiamo ottimi rapporti con tutte le confederazioni del mondo e penso che il sistema migliore sia quello di cooperare insieme e condividere le informazioni per riuscire a combattere il match-fixing nel migliore dei modi”. ac/AGIMEG