Basta (Agire-GiocareItalia): “La manifestazione di domani servirà ad avere risposte concrete. Basta “chiusure” politiche che vanno contro la realtà”

“Noi non ci siamo mai fermati, nemmeno nel periodo post-riapertura. Anzi, è stato il momento in cui abbiamo deciso di fondare la Confederazione GiocareItalia per rappresentare al meglio il settore. Abbiamo cercato di mantenere vivi i rapporti con la politica e portare avanti le nostre istanze”. E’ quanto afferma durante la diretta di Agimeg Angelo Basta, membro del Comitato Direttivo di GiocareItalia e presidente di Agire. “Noi siamo stati i primi a chiudere perché considerati pericolosi per la diffusione del virus, ma i dati dicono altro. Dunque, il Governo deve rivedere la sua posizione. Domani chiederemo la riapertura, anche con limitazioni d’orario, ma non è più possibile tenerci chiusi anche perché le nostre attività sono tra quelle più sicure e dove il pericolo di contagio è quasi nullo. Mi chiedo il motivo per cui il nostro settore sia stato completamente chiuso e non equiparato ad altri operatori economici che, con delle regole ben precise, possono continuare a lavorare? Stare chiusi sta togliendo l’ossigeno ai nostri lavoratori. Io credo che anche nelle zone arancioni sia possibile un tipo di apertura alternativa per il nostro comparto. Penso che solo nelle zone rosse, dove sono chiuse quasi tutte le attività, è corretto che anche per noi ci sia la chiusura. Sono convinto che il gioco sia chiuso per ideologia. Noi però facciamo intrattenimento e consentiamo alle persone dei momenti di svago, quindi non capisco perché dare al comparto sempre un’accezione negativa. Nella zona gialla siamo gli unici, insieme alle palestre, ad essere chiusi. E’ paradossale, perché i casi continuano ad aumentare. Quindi la nostra chiusura rappresenta solo una volontà politica discriminatoria. Non so fino a quando durerà perché chi parla male del gioco non dura a lungo. Non concepisco il motivo per cui una persona che scommette due euro su una partita è considerato un criminale e le agenzie come rovina famiglie. Sono molto vicino ad Antonia Campanella e raggiungerò la manifestazione per stare al fianco delle donne e sono convinto che la manifestazione del 12 gennaio verrà ricordata dal settore”. ac/AGIMEG