Un Osservatorio provinciale sul gioco d’azzardo che faccia il punto sull’impatto economico e sociale del fenomeno sul territorio barese. Una proposta che sarà estesa anche all’ Upi Puglia al fine di coinvolgere tutte le Province pugliesi, in una battaglia per la legalità. E’ quanto è stato deciso, al termine dell’incontro odierno convocato dal Presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, che ha chiamato a raccolta tutte le Amministrazioni comunali del territorio al fine di individuare e attuare, nell’ambito delle proprie competenze, interventi idonei a limitare il dilagante fenomeno del gioco d’azzardo. All’incontro sono intervenuti Sindaci e rappresentanti dei Comuni di Putignano, Sannicandro, Acquaviva e Binetto, la Fondazione Antiusura “San Nicola e Santi Medici”, con il presidente mons. Alberto D’Urso, l’associazione “Insieme contro l’Azzardo”, con il coordinatore nazionale Attilio Simeone ed il sociologo, Maurizio Fiasco, consulente della Consulta Nazionale Antiusura oltre ad alcuni assessori provinciali. “La Provincia di Bari – ha affermato il presidente Schittulli – è da tempo impegnata nella lotta contro il gioco d’azzardo avendo, per prima in Italia, già approvato, da giugno del 2012, un ordine del giorno su ‘Implicazioni sociali, amministrative, etiche ed economiche rinvenienti dal fenomeno del gioco d’azzardo’. Assistiamo però, – ha continuato Schittulli – ad un incremento del fenomeno che espone le famiglie a una povertà ancora maggiore in un periodo aggravato da una crisi economica senza precedenti, con il rischio di finire tra le mani degli usurai. Le Istituzioni non possono restare indifferenti, per questo ci siamo fatti promotori di una battaglia per la legalità.” L’istituzione dell’Osservatorio provinciale, nasce dall’esigenza di arginare un fenomeno sempre più dilagante, attraverso strategie che partano dal basso, coinvolgendo direttamente Comuni, Province e Regione, con i Sindaci al fianco dei cittadini. Così come ha fatto il Comune di Sannicandro di Bari, che ha disposto una riduzione delle imposte comunali agli esercizi commerciali che non ospitano slot machine. I numeri raggiunti dal gioco d’azzardo non sono più distinguibili, prima giocavano quindici donne contro ottantacinque uomini, oggi c’è assoluta parità, con una spesa di 90 miliardi di euro l’anno. I giovani sono la categoria più a rischio dipendenza, per tali motivi, a breve il Presidente Schittulli, sottoporrà la proposta al vaglio della Giunta. lp/AGIMEG