Una base d’asta di 100 milioni di euro, una concessione della durata di 9 anni, un aggio del 5% a chi se la aggiudicherà, e la possibilità di usare la rete di raccolta per offrire servizi diversi. Sono i tratti salienti della gara del SuperEnalotto e degli altri giochi numerici a totalizzatore: il bando – previsto originariamente dalla legge di Bilancio del 2017 – doveva essere indetto entro quest’anno; adesso però con la nuova Manovra il Governo ha disposto una proroga dell’attuale concessione (che durerà al massimo fino al 30 settembre 2019) e nella relazione tecnica ha annunciato che il bando verrà pubblicato entro il 20 dicembre, nel giro quindi di una decina di giorni. La nuova concessione dovrebbe essere assegnata entro giugno, avrà durata di 9 anni, e non sarà rinnovabile. Il vincitore sarà selezionato sulla base dell’ “offerta economicamente più vantaggiosa e, quanto alla componente del prezzo, base d’asta, per le offerte al rialzo, di 100 milioni di euro”. La legge di Bilancio del 2017 prevede che i candidati presentino un piano d’investimento che costituisce parte dell’offerta tecnica, e che abbiano l’obbligo di aggiornare il sistema tecnologico e i terminali di gioco. Per quanto riguarda il gettone di ingresso, metà dell’importo dovrà essere versata al momento dell’aggiudicazione, e il resto al momento in cui inizierà la gestione del gioco. L’aggio viene fissato al 5% delle giocate raccolte, ma i candidati potranno avanzare offerte al ribasso. Il concessionario, poi – previa autorizzazione dei Monopoli – potrà utilizzare la rete di raccolta per offrire altri servizi, come ad esempio il pagamento delle bollette. rg/AGIMEG
Superenalotto: anche nel 2018 raccolta oltre 1,3 miliardi di euro, dal 1997 incassati 42 miliardi
La nuova concessione del Superenalotto sarà assegnata entro il giugno del prossimo anno. Ma quanto vale il concorso oggi gestito da Sisal? Lanciato nel dicembre 1997, il Superenalotto in 21 anni ha incassato 42,2 miliardi di euro, generando entrate erariali per 21 miliardi. Le vincite sono state pari a oltre 4,7 miliardi di euro solamente per quanto riguarda i premi di prima e seconda categoria. Il 2018 si chiuderà con una raccolta superiore a 1,3 miliardi, in linea con quanto incassato lo scorso anno (1,37 miliardi per il solo Superenalotto, cifra che sale a 1,5 miliardi considerando anche gli altri giochi numerici a totalizzatore come Eurojackpot e Win for Life). Gli anni più ricchi in termini di incassi per il Superenalotto sono stati il 2009, quando anche per effetto del jackpot le giocate superarono 3,3 miliardi di euro, e il 1999 con 3,1 miliardi. Sul primo gradino del podio dei premi più alti di sempre c’è il ‘6’ realizzato il 30 ottobre 2010 grazie a un sistema che premiò 70 giocatori sparsi in tutta Italia, che si spartirono un bottino di 177,7 milioni di euro. cr/AGIMEG