Stanley tornerà il 17 settembre, tra circa tre settimane, di fronte alla Corte di Giustizia Europea per discutere il rinvio pregiudiziale disposto – nell’agosto 2014 – dal Tribunale di Frosinone nel corso del procedimento penale avviato nei confronti di un CTD. E’ quanto apprende Agimeg da fonti della CGE. Al centro della discussione c’è ancora il bando Monti, già oggetto della sentenza pronunciata dai giudici lussemburghesi nel gennaio scorso. A inizio anno la CGE affrontò solo la questione della durata delle concessioni – e affermò che “l’indizione di una nuova gara per il rilascio di concessioni aventi durata inferiore rispetto a quelle rilasciate in passato, in ragione di un riordino del sistema attraverso un allineamento temporale delle scadenze delle concessioni” non contraddice i principi comunitari di parità di trattamento e di effettività – adesso invece è chiamata a pronunciarsi su un ulteriore profilo, la clausola della convenzione che obbliga i concessionari a devolvere ai Monopoli la rete di raccolta. Il Tribunale di Frosinone ha infatti chiesto se i principi comunitari “ostino ad una disposizione nazionale che preveda la cessione obbligatoria a titolo non oneroso dell’uso dei beni materiali ed immateriali di proprietà che costituiscono la rete di gestione e di raccolta del gioco, all’atto della cessazione dell’attività per scadenza del termine finale della concessione o per effetto di provvedimenti di decadenza o revoca”. rg/AGIMEG