Austria, bloccare i siti di gioco non autorizzati, e consentire ai giocatori di ottenere il rimborso di quanto hanno perso 30 anni prima. E’ il contenuto di un emendamento che ha svelato martedì scorso il Ministro delle Finanze Hartwig Löger. Secondo le stime, sono almeno 2mila i siti internazionali che accettano giocate dai cittadini austriaci, il Governo punta quindi a scoraggiare questi operatori “esponendoli all’enorme rischio di una causa di risarcimento” ha spiegato Löger. Anche qualora un giudice condannasse un bookmaker a risarcire le perdite, non è chiaro però come si potrà dare esecuzione alla sentenza, soprattutto nel caso di bookmaker che hanno sedi operative in altri paesi, magari al di fuori dell’Unione Europea. Per quanto riguarda invece il blocco dei domini, il Governo intende rafforzare i poteri della commissione di controllo sulle telecomunicazioni (la Telekom Control Commission). Immediata la reazione del OVWG, l’associazione che si batte per una piena liberalizzazione del mercato. Questo emendamento infatti non sarebbe altro che un tentativo di blindare il monopolio sul gioco online della Win2Day, la piattaforma di gioco online di Casinos Austria, in cui il Governo ha una partecipazione del 30%. Claus Retschitzegger, presidente dell’associazione, ha chiarito che gli operatori si difenderanno in qualunque sede. E non ha mancato di sottolineare l’incongruenza della normativa austriaca: alcuni operatori hanno delle sedi operative in Austria – come quella di Bet-at-Home in cui lavorano 300 dipendenti – e pagano regolarmente le tasse sui redditi. Nonostante questo, tali operatori non hanno la possibilità di ottenere la licenza austriaca. rg/AGIMEG