Audizione Minenna (dg ADM) al Senato: le richieste del senatore Endrizzi (M5S) su autocertificazioni e nullaosta per i Comma 7

Al termine dell’audizione di Marcello Minenna, direttore di ADM, in Commissione al Senato, il senatore Endrizzi, vicepresidente, ha fatto alcune domande, in particolare sulla necessità dell’autocertificazione e sui nullaosta degli apparecchi senza vincite in denaro.

“L’autocertificazione era una semplificazione degli oneri previsti per questo tipo di apparecchi”, ha risposto Stefano Saracchi, direttore dei giochi di ADM. “Fino a dicembre 2023 avremmo consentito a tutte le apparecchiature di poter essere certificate. Con l’emendamento approvato oggi (con il decreto PNRR, ndr) si è fatta una dequotazione degli oneri previsti fino ad oggi.

I nullaosta servono anche ad identificare il parco macchine oggi esistente e su ciascuna macchina c’è un’imposta sugli intrattenimenti. Per il calciobalilla si parla, ad esempio, di 40 euro l’anno. Per chi ha questi apparecchi ma non in un’attività commerciale, ad esempio gli oratori, l’imposta non è prevista”.

Endrizzi ha quindi sottolineato di essere “favorevole alla scelta di questi apparecchi soprattutto se sono un’alternativa al gioco con vincite in denaro, ma bisognerebbe adeguare la sicurezza dei dispositivi. Si potrebbe chiedere di adeguare le macchine obsolete, eliminando per un periodo di tempo dell’imposta sugli intrattenimenti”.

“Il discorso della fiscalità non compete all’Agenzia – ha replicato Marcello Minenna -, mentre sulla regolamentazione credo che i rischi operativi debbano essere messi in una valutazione statistica rispetto all’effetto della regola. In una spiaggia l’infortunio all’uscita di una doccia, rientra in regole di governance di più ampio respiro.

Fare una regola sul biliardino che imponga degli aggiornamenti per motivi di sicurezza, va contemperata con il rischio statistico di quel tipo di situazione. Per l’Agenzia prevale questo ragionamento di proporzionalità“. sb/AGIMEG