Atreju, Cairo (Pres. Torino e editore Corriere della Sera): “Necessario sboccare subito il divieto di sponsorizzazione da parte delle società di scommesse”. Abodi (Min. Sport): “Stiamo lavorando al ritorno della pubblicità del betting che sia anche educativa”

Non solo di politica ma anche di calcio e scommesse si è parlato ad Atreju, la festa giovanile della destra italiana organizzato, a Roma, da Fratelli d’Italia, il partito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La festa esiste dal 1998 e fu organizzata per la prima volta proprio dalla Meloni, che al tempo era una dirigente di Azione Giovani, la sezione giovanile di Alleanza Nazionale (dal 2014 Atreju è organizzato da Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia).

Cominciato come un evento politico minore, Atreju negli anni si è ingrandito e ha acquisito sempre maggiore influenza, diventando uno degli eventi più importanti e seguiti della politica italiana

In questa edizione è salito sul palco anche il Ministro dello Sport Andrea Abodi, che ha dato vita ad un accesso dibattito con i presidenti di Milan e Torino, Paolo Scaroni e Urbano CairoGiancarlo Abete (presidente Lega nazionale dilettanti), Federica Cappelletti (presidente Divisione Serie A femminile), Stefano Azzi (ad di Dazn) e, in collegamento, l’ex difensore del Milan e della Nazionale Alessandro Costacurta.

“Il mondo del calcio — ha dichiarato Cairo — presenta uno sbilancio tra costi e ricavi molto importante. In Italia si è perso mediamente un miliardo l’anno negli ultimi 5 anni, complice anche il Covid, che ha dato una botta tremenda al settore. Certo, da quando nel ‘93 sono arrivati i diritti sportivi i ricavi sono cresciuti di tanto, ma i costi sono aumentati moltissimo. Servono risorse. Poi starà a noi contenere i costi”.

“L’unico settore che in Italia non beneficia del decreto Crescita è il calcio: perché non è consentito ai calciatori e agli allenatori, che vengono dall’estero, di ottenere i vantaggi fiscali di cui godono gli altri lavoratori? Mi sembra che si possano porre dei profili di incostituzionalità”.

Il presidente del Torino ed editore del Corriere della Sera ha anche sottolineato come sarebbe necessario, per portare risorse al settore del calcio, sbloccare il divieto di sponsorizzazione da parte delle società di scommesse.

La risposta è arrivata dal Ministro Abodi che ha dichiarato: “L’impegno in tempo breve è quello del ritorno della pubblicità del betting che sia anche educativa“. Per le stesse società ha sottolineato che: “Ci sarà certamente una percentuale di prelievo. C’è da capire di quanto sarà, perché la Finanziaria è in evoluzione, ma è significativo che ci sarà. E la finalizzazione terrà conto delle priorità sociali”. sb/AGIMEG